Ribera, la crisi idrica è devastante per il mondo agricolo. “Trovare soluzioni immediate”
RIBERA- “La crisi idrica che sta attanagliando il nostro territorio è drammatica”. E’ la preoccupante constatazione dei consiglieri comunali Mariagrazia Angileri, Giuseppe Ciancimino, Calogero Cibella, Vincenzo Costa, Alfredo Mulè, Federica Mulè e Pietro Siragusa.
Un grido di allarme che “nasce da un profondo senso di responsabilità”. Fanno riferimento alla riunione svoltasi lo scorso 29 febbraio. “Avremmo preferito che il Sindaco, figura di massima espressione politica e amministrativa della città, promuovesse un coinvolgimento più ampio, includendo il Presidente del Consiglio e tutti i Consiglieri Comunali. Proporre la sala consiliare come sede dell’incontro
avrebbe dato un tono più autorevole all’assemblea, con un ordine del giorno finalizzato a chiedere la sospensione della produzione di energia elettrica per invasare l’acqua nelle dighe. Quest’azione avrebbe potuto portare a risultati più efficaci”.
I consiglieri comunali hanno la sensazione che “la scelta di usare la sala convegni abbia impedito un dibattito aperto e una discussione approfondita delle soluzioni necessarie”, ed è “mortificante vedere il primo cittadino relegato ad un ruolo marginale, quasi una comparsa, in un contesto in cui dovrebbe essere il protagonista”.
“Se l’obiettivo era trovare una soluzione per l’approvvigionamento idrico a tutela dell’agricoltura locale e dell’intero comprensorio, sarebbe stato opportuno organizzare una riunione preliminare con le associazioni sindacali di categoria e le forze politiche, nella quale invitare l’intera deputazione regionale, compreso il Presidente della Regione, approfittando della sua presenza nella nostra Provincia proprio in quella giornata”, aggiungono.
Auspicano che in futuro si tenga conto di queste considerazioni e che le decisioni importanti siano prese in modo trasparente, coinvolgendo tutti coloro che sono direttamente interessati e che possano contribuire a trovare soluzioni efficaci.
I consiglieri comunali chiedono “soluzioni tempestive e necessarie per fronteggiare l’attuale emergenza idrica. Chiedono un intervento deciso e indifferibile per garantire l’approvvigionamento idrico per tutti, soprattutto per gli usi potabili e agricoli”.
Vi è uno spreco di risorse idriche del fiume Verdura e il “misterioso fenomeno” della “Gammauta”, che registra l’aumento di ingenti quantità d’acqua, specialmente durante le giornate festive quando l’ENEL non produce energia elettrica, aggiungono i consiglieri la cui proposta “ribadisce l’urgente necessità di utilizzare la bretella già esistente. Tale bretella è stata utilizzata in passato, nei mesi invernali, per
riempire la Diga Castello per caduta”.
Intanto, il fiume Verdura continua a riversare a mare ingenti quantità d’acqua, che potrebbero essere in parte sollevate, garantendo comunque l’ecosistema del fiume e la possibilità di attingere dall’alveo, come accadeva in passato nelle annate siccitose.