Lago Arancio, ritorna l’incubo dell’alga rossa
SAMBUCA DI SICILIA- Torna l’incubo dell’alba rossa nel lago Arancio. Il cianobatterio, potenzialmente tossico in quanto produttore di microcistina, sostanza dannosa per il fegato e cancerogena per uomini e animali, è stato infatti ritrovato nelle acque del Lago Arancio con il nuovo campionamento effettuato dall’Arpa il 18 febbraio scorso,
La conta cellulare e le analisi chimiche dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente sono tuttora in corso, ma le quantità registrate si presentano già considerevoli. Così, dopo il primo campionamento del 21 gennaio, che aveva rintracciato livelli di «alga rossa» nei valori minimi di legge per il consumo umano, e dopo il parere favorevole rilasciato la settimana scorsa dall’Asp di Agrigento all’utilizzo della risorsa idrica del bacino per l’irrigazione comprese le coltivazioni ortive, per i coltivatori della valle del Belice non è escluso un altro stop.
Si attende, adesso, l’esito definitivo della ricerca e le percentuali di un disco verde o rosso si equivalgono.