Catanzaro: “Il reparto di oncologia rischia di chiudere e Schifani pensa alla distribuzione delle poltrone”
SCIACCA- “Al governo di Centrodestra interessano poco i problemi quotidiani dei cittadini. Abbiamo assistito al teatrino delle nomine dei direttori Asp mentre in molti ospedali, come quello di Sciacca, reparti importanti rischiano di chiudere”. Lo dichiara oggi Michele Catanzaro, capogruppo all’Ars del Partito Democratico, raccogliendo l’ennesimo grido di aiuto che arriva dalle comunità della provincia di Agrigento.
“La spartizione è stata completata – dice Catanzaro – ma mentre la maggioranza di governo recitava nel teatrino della suddivisione delle direzioni Asp, nessuno degli attori in scena si accorgeva di quanto stava accadendo fuori dal palazzo. All’Ospedale “Giovanni Paolo II di Sciacca, città dove lo scorso novembre migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro il continuo depotenziamento dei servizi sanitari, l’unico medico in organico nell’unità operativa di oncologia ha deciso di trasferirsi all’Asp di Trapani. Stanco dei carichi di lavoro quotidiani ai quali da solo è sottoposto nelle attività di radioterapia e servizi ambulatoriali, il dirigente medico ha accettato un incarico a tempo determinato e tra pochi giorni, quando l’Asp di competenza autorizzerà la sua richiesta di aspettativa, lascerà il reparto”.
“L’oncologia di Sciacca da mesi è in difficoltà per carenza di personale, l’Asp è intervenuta dopo le accorate lettere aperte dei pazienti e dei loro familiari – dice Catanzaro – ma solo con azioni tampone, ovvero medici di altri ospedali a supporto per poche ore al giorno. Ora il reparto rischia di chiudere, con gravissime conseguenze per un bacino d’utenza di oltre 100 mila persone. Lo scorso dicembre – aggiunge Catanzaro – avevamo posto il problema all’attenzione del governo regionale. Di fronte ai malati che un bel giorno sono dovuti tornare a casa senza poter fare le terapie, invitavamo l’assessore regionale Giovanna Volo a fare un passo indietro e dedicarsi ad altro. E’ invece ancora al suo posto, nel cast degli attori che, chiusi nelle stanze del potere, decidono le sorti della sanità siciliana solo attraverso la spartizione delle poltrone, incuranti dei diritti sacrosanti dei cittadini”.
In merito al caso del reparto di oncologia dell’ospedale Giovanni Paolo II, l’onorevole Catanzaro ha presentato un’interrogazione per chiedere se il governo se è a conoscenza della grave situazione e come intende venire incontro alle legittime esigenze di tantissimi cittadini, costretti ad affrontare il dramma di una malattia senza il conforto e il sostegno delle istituzioni.