Gli omicidi a Naro, il romeno accusato dei delitti non risponde al gip nell’udienza di convalida del fermo

Il romeno Omar Edgar Nedelcov, indiziato del duplice omicidio e vilipendio di cadavere delle sue connazionali Delia Zarniscu di 58 anni e Maria Rus di 54, trucidate, nella notte fra giovedì e venerdì, nelle loro abitazioni del quartiere Sant’Erasmo di Naro, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Esattamente come aveva fatto venerdì sera, nell’interrogatorio con il pm Elettra Consoli e l’aggiunto Salvatore Vella, l’indagato che è difeso dall’avvocato Diego Giarratana, davanti al gip del tribunale di Agrigento, Iacopo Mazzullo, è rimasto in silenzio. L’udienza di convalida del fermo si è svolta al carcere di Gela dove il giovane è stato portato nella notte fra venerdì e sabato.

Il gip Iacopo Mazzullo dovrà pronunciarsi sulla ratifica del provvedimento di fermo e sulla misura da adottare.

Il giovane avrebbe provato a fornire un falso alibi a carabinieri e pm della Procura di Agrigento, ma è stato smentito. Omar Edgar Nedelkov ha riferito in prima battuta a investigatori e inquirenti d’essere stato «al bar con la fidanzata» nella notte giovedì e venerdì ossia quando sono state trucidate, nelle abitazioni del centro storico di Naro, le due donne.La fidanzata, sentita in caserma, avrebbe però rivelato che Omar le avrebbe chiesto di confermare la sua falsa versione. I carabinieri del comando provinciale di Agrigento, che conducono le indagini con il coordinamento del procuratore aggiunto Salvatore Vella e del pm Elettra Consoli, hanno fornito nel provvedimento di fermo anche questo indizio che adesso sarà valutato dal gip Iacopo Mazzullo.