Aica, in tutta la provincia una sola autobotte per il servizio idrico sostitutivo

I lavori di efficientamento delle reti idriche con i finanziamenti del React Eu per quasi 50 milioni di euro approvati nel 2022, cominciati dopo anni di attesa nello scorso aprile da Villafranca Sicula e che man mano stanno interessando gran parte dei Comuni della provincia di Agrigento (nelle scorse settimane consegnati quelli dei Comuni di Agrigento, Grotte, Racalmuto e Porto Empedocle), non risolveranno in tempi brevi i cronici problemi idrici del territorio provinciale.

Continuano ad esserci emergenze quasi con cadenza quotidiana un po’ ovunque e uno dei punti previsti dall’Ati Idrico nel “Piano di gestione delle interruzioni del servizio di acquedotto” che risale al 2008, non è mai stato funzionale. Ci riferiamo al servizio autobotte che il gestore, Girgenti Acque prima e Azienda Idrica Comuni Agrigentini dopo, non è mai riuscito a rendere efficiente.

C’è uno specifico protocollo di emergenza e un apposito Centro operativo che dovrebbe gestirlo attraverso dotazione di uomini e mezzi. Tra le procedure da attivare in base ad ogni livello di crisi che determina una emergenza (eventi meteorologici, siccità, guasti, eventi sismici e consumi anomali) sono previste determinate azioni. In caso di guasti alla rete o interventi di manutenzione programmata, qualora l’interruzione del servizio idrico dovesse prolungarsi per oltre 24 ore, cosa che nel territorio provinciale accade di frequente, attraverso il Centro operativo il gestore deve predisporre, e all’occorrenza attivare, nelle zone interessate dal disservizio, un servizio parzialmente sostitutivo d’emergenza mediante autobotte.

Secondo quanto previsto nel piano di gestione delle emergenza e nella carta dei servizi, il servizio sostitutivo consiste di norma nella distribuzione di una quantità di acqua pari ad almeno 25 litri al giorno per abitante. In sostanza il gestore dovrebbe adottare misure specifiche tendenti a ridurre al minimo il disagio, concordandole con le strutture interessate. Stiamo naturalmente parlando di emergenze ordinarie che attualmente in provincia di Agrigento si verificano con cadenza quasi quotidiana, mentre per i casi straordinari entrano in azione anche altri enti, come la Protezione civile.

Per le crisi ordinarie basterebbe avere un efficiente servizio di manutenzione (sono in corso di definizione le apposite gare che dovrebbero migliorare gli interventi di riparazione) e un altrettanto efficiente servizio sostitutivo con autobotti. Quest’ultimo è però uno dei talloni d’Achille del servizio idrico in provincia di Agrigento. L’attuale gestore ha in dotazione due soli autobotti, peraltro piuttosto vecchie, che in caso di necessità devono essere a disposizione di tutti i Comuni del servizio idrico integrato. Appare evidente che quest’ultima disponibilità è impossibile. Uno dei due mezzi risulta peraltro guasto, per cui a disposizione di un’intera provincia dove la carenza idrica e emergenza quotidiana, c’è una sola autobotte. E non sempre è operativa.

Alcuni utenti settimane fa hanno segnalato che ad una richiesta di servizio sostitutivo, il personale Aica ha risposto che era stato sospeso per malattia dell’autista. Solo alcuni giorni dopo il servizio è stato riattivato con un altro autista, che conosce però poco il territorio ed ha dovuto chiedere agli utenti richiedenti di accompagnarlo sul posto della fornitura. Come si può facilmente intuire, siamo di fronte ad un aspetto che non può essere trascurato. Ed è strano che nessuno in Aica abbia in questi due anni e mezzo abbia pensato di potenziare il servizio sostitutivo con l’acquisto di nuove autobotti. In verità in passato una convenzione con i privati era stata fatta, ma quando quest’ultimi si sono accorti che non era conveniente, si sono tirati indietro.

Oggi l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico nel vasto territorio provinciale ha in dotazione una sola autobotte. Siamo di fronte ad un evidente disservizio che non può passare inosservato ai vertici Aica. Nell’agosto del 2021, poche settimane dopo la costituzione, nell’ambito di quel programma di trasparenza che avrebbe cambiato il volto del servizio idrico, Aica nel proprio sito cominciò a pubblicare gli interventi effettuati nel territorio dal giorno del proprio insediamento. Erano elencati il numero di riparazioni fatte e di erogazioni effettuate per mezzo di autobotti nei singoli Comuni. L’ultimo aggiornamento risale al settembre 2021. Quell’atto di trasparenza ebbe breve durata.

Giuseppe Recca da LA SICILIA