Se è “gia domani” il sindaco si liberi dai lacci del Pd e nomini Leonte assessore
SCIACCA- Ci si aspetta (o aspettava) l’ondata di novità dalla giunta dei giovani guidati da Fabio Termine. Insomma, il nuovo che avanza doveva far scordare la pratica del vecchio, gli usi tanto criticati da parte di chi si presentava con gli abbiti del rinnovamento.
Eppure, ancora oggi il “vecchio” non cede e si presenta con puntualità. La Giunta Termine ha subito già una sostituzione per motivazione legittima a causa dei motivi professionali dell’ex assessore Fisco. Adesso ci sono state le dimissioni dell’assessore Francesco Sabella. Questa è una vicenda che interessa solo una parte della coalizione, quella della lista civica Ferdinandea. Un prolungamento della presenza dell’ex sindaco Francesca Valenti. Una lista nella quale, tuttavia, sono stati eletti con tantissimi voti Fabio Leonte e Giuseppe Ambrogio che nulla lega con l’ex sindaco.
Si continua ancora a perdere tempo quando la vicenda si sarebbe potuta chiudere subito con l’ingresso di Fabio Leonte in giunta. Un ingresso che porta una importante dote di esperienza amministrativa e politica. Tentare di vincolare l’ingresso di Leonte alle dimissioni da consigliere comunale non ha senso. Prima perché Fabio Leonte è fiori dalla “procedure” interna al Pd. Poi perché Leonte e Ambrogio hanno dato un contributo vincente alla lista Ferdinandea. E ancora una motivazione: Fabio Leonte resta prezioso per fronteggiare, in aula, gli attacchi della maggioranza politica che sarà, via via, sempre più dura.
Il sindaco dimostri coerenza e risoluzione veloce e non si lasci frenare da “usi e costumi” della vecchia politica, quella che lui ha contestato vibratamente quando era all’opposizione. Ha anche la possibilità di dare seguito alle parole abbondanti che pronunciava quando era oppositore: “Il progetto Valenti è fallito”. Eventuali mire a “ripescaggi” andrebbero a svantaggio della coerenza di Fabio Termine
Filippo Cardinale