Mafia, condanne per 2 secoli agli uomini di Messina Denaro
Il gup di Palermo ha condannato complessivamente a oltre due secoli di carcere 27 tra boss, gregari, estortori e favoreggiatori del boss Matteo Messina Denaro. Il processo, istituito dal pm della Dda Piero Padova e celebrato in abbreviato, riguardava i clan mafiosi di Campobello di Mazara, paese in cui si è nascosto il padrino negli ultimi anni di latitanza, Marsala e Mazara del Vallo. Nessuno degli imputati è stato assolto.
Tra le figure centrali del processo c’era l’imprenditore Francesco Luppino che è stato condannato a 20 anni di carcere. Le intercettazioni hanno rivelato che proprio lui aveva la delega del boss latitante alle nomine dei reggenti dei mandamenti ma anche alla gestione degli appalti e degli affari. L’inchiesta svelò anche che i clan controllavano alcune aste giudiziarie.
Tra gli imputati anche Marco Buffa, che, prima dell’arresto di Messina Denaro, avrebbe messo in giro la voce che il capomafia era morto. Buffa ha avuto 11 anni e 4 mesi.
Il gup ha anche condannato gli imputati a risarcire il danno elle parti civili: il Comune di Campobello di Mazara, l’associazione antiracket Alcamese Stellino, l’associazione antiracket di Trapani, Codici Sicilia, Codici onlus, il centro studi Pio La Torre e il Comune di Castelvetrano.