Sciacca-Castelvetrano: presentate le tre ipotesi progettuali
SCIACCA. Si è svolta ieri sera nella sala Blasco del palazzo municipale di Sciacca la fase promossa da Anas del dibattito pubblico previsto dalle norme per l’informazione e il confronto sui progetti della superstrada da Castelvetrano a Sciacca, un tratto di 23 chilometri e mezzo che con le tangenziali di Agrigento e Gela chiuderà l’anello autostradale.
Vi hanno preso parte i tecnici Anas, il sindaco e alcuni componenti dell’amministrazione comunale, il deputato regionale Michele Catanzaro, alcuni consiglieri comunali, rappresentanti di ordini professionali, associazioni, cittadini. Una buona partecipazione per ascoltare i tecnici di Anas che descrivevano le tre ipotesi progettuali e per proporre quesiti. Il confronto si è protratto fino alle ore 21. Sulla base delle relazioni che verranno fatte dai presenti e inviate all’ente, l’Anas predisporrà poi lo studio di fattibilità da consegnare al Ministero entro il 2024. L’opera prevede un investimento da 800 milioni di euro.
Le ipotesi progettuali discusse sono tre:
1 – Un nuovo tracciato rispetto all’esistente statale 115, che si trova più a nord rispetto all’attuale infrastruttura. E’ un percorso di circa 25 chilometri, con 9 viadotti, di cui 3 da adeguare, 2 gallerie naturali e 4 artificiali. Ci sono inoltre sei svincoli.
2 – Ricalca l’attuale percorso della 115, con l’aggiunta di una carreggiata rispetto a quella esistente.
3 – Riprende la seconda, dalla quale si discosta solo in termini altimetrici. Nell’ambito del progetto, è prevista la creazione di due carreggiate con due corsie da 3,75 metri ciascuna, con una banchina e uno spartitraffico da 3,5 metri.
Una volta decisa la strada da intraprendere, si potrà procedere alla redazione del progetto plano-altimetrico, del progetto di mitigazione agro-ambientale e del quadro economico dell’intervento.
Giuseppe Recca