Strada Sciacca-Castelvetrano, prima seduta dibattito pubblico il 16 novembre a Sciacca ma si attende conferma della Regione

Il 16 ottobre a Sciacca il primo dei quattro dibattiti pubblici sul progetto dell’autostrada che interessa i Comuni di Castelvetrano, Menfi, Sciacca e Sambuca di Sicilia.

Si tratta del momento di confronto tra l’Anas, che è l’ente appaltante, con le istituzioni locali, la cittadinanza e gli organi professionali sull’attesissima opera pubblica destinata a migliorare, per non dire rivoluzionare. La viabilità nell’unico tratto viario della Sicilia non provvisto di rete autostradale.

La legge prevede che l’ente proponente deve presentare le ipotesi progettuali e fare emergere eventuali osservazioni e critiche. L’obiettivo è dunque ascoltare tutti gli argomenti rappresentati, ma senza pervenire alla decisione sulla soluzione definitiva in merito alla realizzazione o meno dell’opera che resta in capo alle autorità competenti.

Il dibattito pubblico a Sciacca e negli altri Comuni è organizzato dalla società di comunicazione “Pirene srl” di Milano che si è aggiudicata la gara d’appalto. La data individuata per Sciacca è quella del 16 novembre, ma dalla presidente della “Pirene” in persona, Laura Frati Gucci, abbiamo appreso che si attende ancora la disponibilità delle istituzioni regionali. La location individuata dopo un confronto con il Comune di Sciacca è la Sala Blasco del palazzo municipale. Analoga iniziativa verrà effettuata poi a Menfi, Sambuca a Castelvetrano, altri territori interessati dal progetto.

Il tratto interessato è compreso tra lo svincolo della A29 di Castelvetrano e lo svincolo Sciacca Ovest. L’opera è ritenuta da decenni strategica per lo sviluppo del territorio e per completare l’anello autostradale siciliano.

La complessità dell’intervento dovuta alla presenza di diversi centri abitati che attualmente vengono attraversati dalle strade esistenti, ha portato l’Anas ad individuare una suddivisione dell’intera tratta in 9 macrolotti funzionali e successivamente ad avviare la progettazione di fattibilità per quelli definiti prioritari. Quello che sarà approfondito il 16 novembre a Sciacca è il macrolotto 1 la cui realizzazione prevede tre alternative di tracciato che sono già state rese note e inserite nel sito dedicato al dibattito pubblico.

Due prevedono entrambe l’adeguamento con una carreggiata di raddoppio dell’attuale Strada Statale 115 con la sola sostituzione degli impalcati per i viadotti esistenti nell’ipotesi 2A mentre per la 2B si prevede un abbassamento delle livette di 15 m in corrispondenza di tre viadotti. L‘ipotesi 1 prevede invece la realizzazione di un tracciato in variante rispetto all’attuale Statale 115 a due corsie per senso di marcia. Entro 30 giorni dal dibattito pubblico, la Pirene srl dovrà presentare una relazione conclusiva, in grado di fornire tutti gli elementi utili che consentano all’ente aggiudicatario di formulare il progetto definitivo, tenendo conto delle critiche, dei dubbi, dei suggerimenti e delle proposte emerse.

Giuseppe Recca