Castelvetrano, al via la seconda edizione del PalmosaFest, festival di arte e letteratura
CASTELVETRANO- Si è alzato il sipario, ieri 14 ottobre, della seconda edizione del PalmosaFest, primo Festival di Arte e Letteratura della città di Castelvetrano ideato dalla Associazione Culturale PalmosaKore A.P.S. e dedicato alla memoria di Peppino Impastato.
Il primo appuntamento della lunga “avventura letteraria”, come ama definirla il suo direttore culturale, la docente e scrittrice Bia Cusumano, è stato ieri sera presso l’ ex Convento dei Minimi.
L’inizio è avvenuto con un libro di grande successo giunto alla sua sesta ristampa, Le Donne dell’Acquasanta, una storia palermitana, di Francesca Maccani vincitrice del Premio Rapallo 2022 proprio con questo romanzo, edito dalla Rizzoli.
Il PalmosaFest ripropone il suo format, secondo tradizione, in cui le Muse tutte dialogano tra loro. Si intervalleranno infatti momenti musicali con le straordinarie voci del soprano Enza Ienna e del tenore Maurizio Indelicato, diretti dal maestro Franco Giacomarro, e con momenti di recitazione a cura di Sonia Giambalvo. Nel corso della presentazione si terrà una estemporanea di pittura a cura dell’artista Piera Ingargiola. Francesca Maccani dialogherà con Alice Titone, docente e promotrice culturale. I lavori saranno coordinati da Bia Cusumano.
A conclusione dell’evento sarà proiettato il videoclip ufficiale del PalmosaFest interamente ambientato a Selinunte. Dalle macerie e dalle ferite rinasce sempre la Bellezza, intima vocazione che anima il Festival che si avvale del patrocinio della Amministrazione Comunale di Castelvetrano e dell’Ars, oltre alla fiducia e al sostegno di prestigiosi sponsor privati.
“Le donne dell’Acquasanta. Una storia palermitana” è un romanzo intenso e potente i cui punti di forza sono essenzialmente tre: una lingua sapida e concreta, infarcita di parole dialettali, vere, che sicuramente avrebbero usato le persone del romanzo. La costruzione dei personaggi, figure con una propria specificità ed entrambe verosimili. Lo studio preciso e rigoroso della storia della Manifattura Tabacchi dell’Acquasanta. Una ricerca certosina, che ha consentito di descrivere nei particolari il lavoro delle sigaraie in fabbrica, le angherie che erano costrette a subire, i soprusi, le molestie, le invidie tra donne, la complicità, gli sguardi dolenti. Un racconto importante che cerca di fare luce su quelle che erano le condizioni di lavoro delle donne alla fine dell’Ottocento, un mondo dove la parola “diritti” non esisteva e dove alla donna non era consentito nemmeno di pensare, né in casa né tantomeno fuori.
Trentina di origine, Francesca Maccani vive a Palermo e insegna Lettere alla scuola secondaria. Ha insegnato sia in Trentino che in Sicilia, sperimentando in prima persona le differenze sociali e strutturali della scuola italiana in contesti diametralmente opposti. Ha pubblicato un libro di poesie, ‘Fili d’Erba’, nel 2007 e gestisce una pagina Facebook – ‘Francesca leggo veloce’ – in cui recensisce testi di narrativa e commenta i principali avvenimenti del mondo dell’editoria. Nel 2018 vince il premio Donna del Mediterraneo con ‘La cattiva scuola’, scritto a quattro mani con Stefania Auci. Esordisce nella narrativa con Fiori senza destino (2019), finalista al premio Berto.