Simone Di Paola e la Festa dell’Unità ad Agrigento: “Una prima conquista, stiamo riportando la politica tra la gente”
Il Partito Democratico agrigentino è certo che la recente Festa regionale dell’Unità svoltasi a Villa Bonfiglio possa diventare un trampolino di lancio per riportare la politica tra la gente.
“C’è stata tanta partecipazione – dice il segretario provinciale Simone Di Paola facendo un bilancio sull’evento – in passato la festa era stata vissuta da comprimari, questa volta, invece, siamo stati protagonisti”. In una città dove negli ultimi anni nelle varie elezioni le urne non hanno fatto sorridere dirigenti e militanti Dem, in una provincia dove i numeri del partito sono stati tenuti in piedi dal resto del territorio provinciale, per gli attuali vertici avere riportato la festa dell’Unità in città è stato un grande successo. Un punto di partenza. “Non dimentichiamo che siamo tornati dopo decenni di assenza – aggiunge Di Paola – la politica ha bisogno di un grande spazio di democrazia di partecipazione e di confronto. Nella nostra provincia mancava, quanto siamo riusciti a fare è stata per noi una prima conquista, la realizzazione di un sogno”.
Insomma, prima di diffondere nuove idee tra i cittadini, e magari proporre volti nuovi, prima di riconquistare i consensi che ad Agrigento città sono mancati, bisognava guardarsi in faccia tutti quanti: “Esatto – continua il segretario – la nostra gente con questo evento è tornata a casa propria, ha riempito le nostre piazze e i nostri spazi con la passione e con la voglia di partecipazione. Ho visto in tanti volti il desiderio di esserci. Questo al momento è il nostro più grande orgoglio”.
Rispetto a ciò che può accadere adesso, alla necessità di ricomporre le divisioni che ci sono in tutta la Sicilia e ad Agrigento, ed alla possibilità di rilanciare una proposta politica efficace, ecco cosa ci dice Di Paola: “E’ chiaro che le divisioni non si curano con una festa, ma si curano solo se chi determina strappi e divaricazioni comincia a rendersi conto che solo con l’unità si può avere speranza di vittoria, mettendo alla porta le logiche del “nemico in casa” che tanto male hanno fatto in questi anni”.
Di Paola parla sempre con toni propositivi. E forse è giusto così per uno che a suo tempo è stato eletto con uno strascico di polemiche e che ha dimostrato di lavorare per l’unità. Ma le ruggini non sono del tutto scrostate, nemmeno dopo avere riconfermato un seggio all’Ars e avere riportato un parlamentare a Roma.
C’è la consapevolezza che il gran lavoro riguarda soprattutto la città capoluogo: “Avremmo potuto organizzare la festa dovunque in provincia – dice ancora il segretario provinciale, che guarda con legittima ambizione alle prossime elezioni provinciali – anche in Comuni dove amministriamo bene, dove magari sarebbe stato anche più facile organizzare la presenza della nostra gente. Se abbiamo scelto Agrigento – continua – non è solo per rispetto istituzionale al nostro capoluogo, ma proprio per dare un segnale inequivocabile: noi vogliamo, insieme al circolo, rilanciare il Pd ad Agrigento città, perché la nostra frontiera è quella di giocare una partita vincente nella città dei templi. Credo che l’entusiasmo che si è creato in questi giorni possa e debba aiutare a viaggiare con orgoglio in questa direzione”.
Giuseppe Recca