Autonomia differenziata, Schifani non è preoccupato: “Sono attento, insisteremo su insularità e stanziamenti adeguati”
«Non guardo all’autonomia differenziata con preoccupazione, tutt’altro, ma con la dovuta attenzione perché può portarci oltre il fondo perequativo che in questi anni si è dimostrato insufficiente».
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando alla tavola rotonda in occasione dell’avvio dei lavori della seconda edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome che si svolge a Torino sino a domani, martedì 3 ottobre.
«Spesso – ha proseguito il governatore siciliano – mi si contesta dall’opposizione di aver dato la mia condivisione all’iniziale testo Calderoli, che poi è stato modificato: l’ho fatto perché ne ero convinto. Tra l’altro la posizione del mio partito era di grande attenzione sul processo di formazione e di individuazione dei livelli che garantiscono uniformità di prestazioni in tutto il Paese. Insisterò naturalmente sulla previsione di insularità che è stata introdotta nella Costituzione e che riconosce il peso di una posizione geografica che ti isola e che prevede che lo Stato debba effettuare delle compensazioni economiche. L’ultima finanziaria ha previsto solo 10 milioni, una questione squisitamente simbolica. Noi non abbiamo posto temi, ma lo faremo in occasione della prossima finanziaria perché i principi costituzionali o ci sono o non ci sono. Se ci sono vanno rispettati e vanno attuati, se non ci sono ci si batte. Se all’unanimità in Parlamento si è riconosciuto questo principio, una motivazione ci deve essere ed è quella di superare questo gap».