Lampedusa, emergenza migranti: “Adesso basta”. Un centinaio di cittadini, con vicesindaco, fanno blocco stradale
LAMPEDUSA- Un centinaio di lampedusani, con il vice sindaco Attilio Lucia (Lega) in testa, hanno bloccato via Vittorio Emanuele, all’incrocio con via Ariosto. L’esasperazione è lievitata a causa di una notizia diffusa tra gli isolani e cioè che all’ex base Loran, verrà creata una tendopoli e che sul traghetto di linea che arriverà fra poco al porto ci sono mezzi e attrezzature dell’Esercito.
“Adesso basta, adesso basta, adesso basta!” urlano i cittadini che hanno protestato. “Lampedusa non può più sopportare tutto questo, non ce la possiamo fare!”; “Lampedusa è nostra e non del Governo o dell’Unione Europea”.
A comporre il cordone del blocco stradale ci sono anziani, ma anche tanti giovani e donne con bambini in braccio. “Da oggi Lampedusa dice basta – urla il vice sindaco, che indossa la fascia tricolore, Attilio Lucia – . I lampedusani sono stanchi, da oggi basta. Basta! Questa non è accoglienza, Lampedusa non può accogliere 200mila migranti. Lampedusa libera”.
“Basta centri d’accoglienza, basta tendopoli. Lampedusa, oggi, si sveglia e dice: stop a questa situazione. Noi non possiamo accogliere tutta questa gente, siamo disposti a stare notte e giorno, in maniera fissa a sorvegliare che nessuno entri con le tende per creare la tendopoli – ha spiegato il vice sindaco – . Continueremo i blocchi stradali, lo faremo pacificamente, di modo che tutti, Governo e soprattutto Europa, sappiano che Lampedusa dice basta”.
Dopo il blocco stradale, i lampedusani si stanno spostando a Capo Ponente per bloccare la creazione della tendopoli. “Andiamo tutti in massa – urla, al microfono, Giacomo Sferlazzo del movimento politico-culturale Mediterraneo Pelagie – . Spostiamoci tutti perchè non deve essere creata nessuna tendopoli, altrimenti, tutti abbandoneremo l’isola”.