Depurazione: i dati a conclusione del mandato della Struttura Commissariale guidata da Maurizio Giugni
SCIACCA. Tredici interventi completati, 22 cantieri avviati, tra i quali diversi in provincia di Agrigento. L’ormai ex Commissario unico per la Depurazione Maurizio Giugni ha reso noto il bilancio della sua attività. Dal 2020 ad oggi la struttura commissariale ha speso per la Sicilia 250 dei 700 milioni di euro previsti.
Tra i cantieri aperti in Sicilia Maurizio Giugni, coadiuvato nel suo lavoro dai sub commissari Riccardo Costanza e Stefano Vaccari, ha citato l’adeguamento, il potenziamento e il completamento di diversi depuratori, quelli di Castelvetrano, Gela, Furnari, Patti, Campobello di Mazara e Sciacca, oltre che dei nuovi impianti di depurazione rispettivamente ad Agrigento e a Favara. In elenco anche numerose reti fognarie come quelle di Agrigento, Palermo, Porto Empedocle, Mazara del Vallo, Marsala, Sciacca e Ribera.
“Concludiamo pertanto con soddisfazione il nostro mandato – scrivono in una nota – alla luce dei concreti risultati ottenuti, frutto di un grande lavoro di squadra che ha permesso la definizione di tante importanti opere a servizio dei territori e l’avvio di molti cantieri funzionali al superamento del contenzioso comunitario e indispensabili per una corretta gestione ambientale delle acque reflue. Cogliamo l’occasione per augurare buon lavoro alla nuova terna commissariale”. Un particolare ringraziamento per l’importante lavoro svolto è stato rivolto da Giugni, Costanza e Vaccari al precedente Commissario Enrico Rolle, e ancor prima dai Commissari regionali, “che hanno permesso – concludono – attraverso il loro operato il raggiungimento degli importanti risultati citati”.
Giuseppe Recca