Grandi affari questa estate a San Marco Maragani per le ditte di autobotti

SCIACCA. Le autobotti private stanno sfrecciando da settimane per le vie del centro abitato. Ma “frequentano” piacevolmente, in particolare, la zona di San Marco Maragani, dove in questa stagione si è tornati a livelli di disservizi dell’era Girgenti Acque.

In quella zona, segnata nella topografia comunale come via Enea, l’acqua da sempre arriva con il contagocce. Da alcune settimane non c’è erogazione. La poca acqua che raggiunge la zona più estrema di San Marco si ferma in via dei Fenici (discesa Aloha) ma anche qui con turni lunghissimi e con una breve durata di approvvigionamento. Solo raramente Aica riesce a garantire un servizio alternativo di autobotte come da contratto. L’azienda consortile, e non ci spieghiamo il motivo, non ha mai pensato di ampliare il proprio parco mezzi con un’autobotte di stanza almeno nelle città più grandi. A Maragani ci sono decine di famiglie che non hanno acqua, chiedono autobotte Aica che deve arrivare da Agrigento dove ci sono altre centinaia di chiamate e alla fine sono costrette a chiamare il privato.

Alcuni giorni fa abbiamo scritto che Maragani è dimenticata da tutti. Non solo da Aica. Pure il Comune, al quale spetta il compito di fare da tramite con il gestore e comunicare ai cittadini il motivo del disservizio. Parrebbe che l’acqua non arrivi in via Enea per un problema tecnico che non si riesce ad individuare (ma è vecchia storia). Gli utenti si lamentano, nelle chat interne fioccano fisiologiche invettive a tutti, Aica e amministrazione comunale.

Basterebbe che qualche amministratore si recasse sul posto, ascoltasse i cittadini e li informasse sulla situazione. Un gesto di vicinanza che può fare bene in un momento di difficoltà, fermo restando che una soluzione bisogna trovarla. Noi al posto degli amministratori andremmo a sbattere i pugni sul tavolo del direttore generale di Aica e su quello del componenti del Cda. Ma amministratori non lo siamo e possiamo solo denunciare e… stimolare chi ha responsabilità di governo. Al di là dei cronici problemi di una rete idrica fatiscente, bisogna convincere il gestore (che è pubblico e non privato) almeno a portare a Sciacca una postazione fissa di autobotte per intervenire in caso di emergenza. Non dovrebbe essere una cosa complicata…

Giuseppe Recca