Incendi: fino ad oggi in provincia roghi in numero uguale al 2022. Corpo forestale personale carente
L’emergenza incendi che sta mettendo in ginocchio la Sicilia, al momento sembra risparmiare il territorio agrigentino. I roghi che stanno coinvolgendo le zone forestali e la vegetazione spontanea, sono al momento in linea con il dato del 2022. Vigili del fuoco e Corpo forestale operano incessantemente ogni giorno in tutte le zone della provincia e fino ad oggi, pur con le difficoltà ormai croniche della carenza di personale, che solo in parte vengono compensate con i volontari di Protezione civile, si sta riuscendo a garantire un servizio antincendio che sta evitando situazioni di emergenza.
Il numero di interventi eseguiti dal Corpo forestale, ad esempio, è quasi identico a quello dello stesso periodo del 2022. Ma le criticità sono dietro l’angolo. Lo scenario drammatico che negli ultimi giorni è emerso in gran parte delle province siciliane, potrebbe coinvolgere anche la provincia di Agrigento se le condizioni meteo dovessero continuare a caratterizzarsi per ondate di calore a temperature elevatissime.
Secondo i dati in nostro possesso, la carenza di personale non riguarda solo i Vigili del fuoco (i sindacati hanno di recente segnalato che in tutta l’isola ci sono 280 unità in meno), ma anche gli uomini in divisa del Corpo forestale della Regione Siciliana. La dotazione organica provinciale tra commissari, ispettori e agenti è di 44 unità contro un organico previsto di 105. I loro interventi, in estate, sono in gran parte in aree non boschive, a supporto dei Vigili del fuoco, anche loro in difficoltà pur disponendo in questo periodo delle squadre boschive che vengono però utilizzate per chiamate di qualsiasi genere.
La campagna antincendi boschivi è iniziata il primo giugno e in provincia di Agrigento il Corpo forestale è operativo anche con una dotazione di mezzi in parte vecchi che dovrebbe essere aggiornata. Attualmente negli otto distaccamenti presenti in provincia ci sono 11 autobotti da 1000 litri, 2 autobotti da 8000 litri, 4 furgoni per il trasporto del personale operante, 2 moduli da 400 litri, 6 autobotti da 3000 litri. Per la prevenzione dei roghi gli agenti operano anche nelle numerose torrette di avvistamento dislocate su tutto il territorio provinciale. Il personale presente giornalmente e addetto allo spegnimento incendi si compone di 60 operatori, 16 capi squadra e 23 autisti.
Ci sono inoltre 12 droni a supporto delle attività antincendio in dotazione ai distaccamenti dell’Ispettorato Ripartimentale Foreste Agrigento. Tutti sono dotati di impianto che consente di fare filmati anche al buio, tali cioè da permettere di rilevare la distribuzione di temperatura sulla superficie di un corpo individuando le radiazioni infrarosse (onde elettromagnetiche di lunghezza d’onda oltre il rosso dello spettro del visibile) emesse dal corpo stesso. Ma non sempre è possibile la piena operatività: con una dotazione di personale insufficiente tale attrezzatura non si può utilizzare. Al distaccamento di Burgio, ad esempio, con una sola unità in servizio, il drone spesso non si può usare perchè bisogna dirigere lo spegnimento di eventuali incendi. Se ci fosse altro personale, nel momento in cui si gestiscono gli incendi, altri agenti possono indagare per bloccare eventuali piromani che alimentano il rogo in un altro punto dell’area boschiva.
Nei cinque anni di attiività svolta con i droni il Corpo forestale agrigentino ha intercettato una sola illegalità. Non un piromane, ma un agricoltore sprovveduto che non era riuscito a gestire un incendio di stoppie nel terreno di sua proprietà.
In provincia di Agrigento i distaccamenti del Corpo Forestale si trovano ad Agrigento, con sede in via Luigi Sturzo, a Ribera in Corso Umberto I, a Burgio in Via Stazione, a Sambuca di Sicilia in Via Enrico Berlinguer, a Cammarata in contrada Salaci, a Santa Margherita di Belìce sulla strada statale 188, a Santo Stefano di Quisquina in Via Fontana bianca, a Licata in Corso Umberto Argentina. Ci sono poi le aliquote di Polizia Giudiziaria presso le Procure di Agrigento e Sciacca.
Giuseppe Recca