Criticità sanità: nella riunione di oggi deciso un sit-in ad Agrigento il 3 di agosto
SCIACCA- Alla riunione convocata dal sindaco di Sciacca, Fabio Termine, c’erano, oltre ai comitati civici di Sciacca e Ribera, anche i rappresentanti delle amministrazioni comunali di Montevago, Santa Margherita di Belìce, Ribera, Lucca Sicula, Sambuca di Sicilia, Alessandria della Rocca, Menfi.
Sul tavolo i temi che attanagliano il territorio e che riguarda il sistema sanitario, in modo particolare quello ospedaliero. Un tema comune a tutta la Regione, esploso prepotentemente nei giorni scorsi anche nel Comune capoluogo.
Oggi si è parlato anche della manifestazione di protesta programmata per il 3 di agosto ad Agrigento promossa da tutti i sindaci della provincia. Una protesta per far sentire ancora una volta le difficoltà di una popolazione rispetto alle esigenze di sanità che vengono limitate da mancanza di personale medico e infermieristico, di ritardi a far partire altri servizi ospedalieri. Difficoltà che sono spalmate su tutto il territorio provinciale (ma anche nazionale).
I deputati regionali Pace e La Rocca, che fanno parte della coalizione che sostiene il governo Schifani, non hanno nascosto la concretezza dei problemi attuali che creano tanti disagi alla popolazione. Dura, particolarmente, la deputata Margherita La Rocca Ruvolo nei confronti del governo regionale e del commissario Mario Zappia: “Non può definire le proteste dei sindaci come propaganda politica – ha detto – noi siamo in prima linea e tocchiamo con mano i problemi di ogni giorno”.
Dal confronto odierno è emerso che le responsabilità di una sanità alla deriva non possono essere solo delimitate nella direzione strategica dell’Asp di Agrigento, ma coinvolgono il governo regionale e l’assenza di una strategia politica volta ad arginare i disservizi quotidiani. Problemi che, probabilmente, seguiteranno anche dopo l’estate quando il governo nominerà i direttori generali.
Dal confronto odierno è emersa la necessità che i sindaci vengano coinvolti in misura maggiore nelle scelte che riguardano la sanità, magari anche nel campo della scelta dei direttori generali. Quest’ultimi, in verità, sono in un apposito albo a cui accedono con particolari requisiti. I sindaci chiedono, in buona sostanza, più potere di incidere nella materia sanitaria in considerazione che sono in prima fila a raccogliere le rimostranze dei cittadini.
La Rocca Ruvolo ha ricordato il ritardo dell’attivazione dello Stroke Unit, Neurologia, che penalizza l’ospedale di Sciacca rispetto ad altre realtà. Un ritardo non ancora colmato nonostante la recente riunione palermitana alla presenza dell’assessore Volo. Carmelo Pace non si è sottratto alle responsabilità politiche: “Io sostegno questo governo – ha detto – e nei prossimi mesi avremo un confronto sul nuovo piano sanitario regionale”.
Michele Catanzaro ha ribadito che le responsabilità del governo regionale attuale e del precedente sono sotto gli occhi di tutti e che lui e il suo partito le denunciano ormai da due anni, anticipando quell’emergenza che è logica conseguenza di una disattenzione politica che non garantisce il diritto alla salute.