Telemedicina e assistenza domiciliare. Via libera a progetto da 500 mila euro per l’Area Interna Sicani
Qualcosa si muove per l’attivazione in provincia di progetti di sanità domiciliare. Si tratta di iniziative che rientrano da anni nel programma Snai (Strategia nazionale per le aree interne), varato alcuni anni fa in tutta Italia per dare vita ad una politica nazionale innovativa di sviluppo e coesione territoriale che mira a contrastare la marginalizzazione ed i fenomeni di declino demografico propri delle aree interne del nostro Paese.
Le aree selezionate sono state settantadue, cinque delle quali in Sicilia. Una è in provincia di Agrigento ed è denominata “Area Interna Siani”. Comprende i Comuni di Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana, San Biagio Platani, Santo Stefano di Quisquina, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea, Lucca Sicula, Montallegro, Ribera, Villafranca Sicula.
Il percorso burocratico è cominciato nel 2014, l’approvazione da parte della giunta regionale è del 2015, la firma dell’Accordo di Programma Quadro risale al 2020. La copertura finanziaria degli interventi ammontava ad euro 34.027.367,13. In tutta Italia il programma Snai ha dovuto affrontare ritardi, anche se in molti Comuni sono state attivate iniziative nei settori economici e produttivi che favoriscono lo sviluppo locale. In Sicilia non è stato speso neanche un euro delle somme stanziate. Ma qualcosa si muove nella pubblicazione dei decreti di spesa. E’ il caso del progetto presentato a suo tempo dall’Asp di Agrigento e denominato “Telemedicina e tele assistenza domiciliare per la continuità assistenziale nell’area interna Sicani”.
Si prevede che per una categoria di pazienti fragili (anziani con patologie tipo scompenso c ardiaco cronico, diabete mellito e insufficienza renale cronica), l’arrivo a domicilio di personale qualificato incaricato dall’Asp, con tablet e kit per esami. I dati del paziente vengono caricati su un database. I parametri vengono inviati a una centrale operativa dove un dirigente medico valuterà la situazione, indicare un approccio terapeutico, ulteriori esami o eventuale trasferimento in ospedale. In questo modo si evitare si sovraccaricare le aree di emergenza. Il progetto, come quello della telecardiologia che ha un decreto a parte, giaceva da mesi nei cassetti del dipartimento regionale sanità e solo nei giorni scorsi è arrivata la firma del neo dirigente Salvatore Iacolino.
Ora è il momento di appaltare la gara per l’acquisto delle attrezzature occorrenti e per la fornitura dei servizi di telemedicina. Si tratta di 100 monitor multiparametrico con funzionalità integrate di holter 24h e saturimetria notturna, 100 Sfigmomanometro, 20 bilancie diagnostiche bluetooth con calcolo peso, massa grassa, percentuale di acqua massa muscolare, massa ossea, indicatore calorico AMR/BMR, con calcolo dell’indice di massa corporea, 20 glucometri bluetooth, 20 spirometri portatili bluetooth, 100 tablet android.
Giuseppe Recca