Mano criminale dietro il rogo nel parco di Segesta. In fumo 150 ettari, il punto di ristoro, il corpo di guardia, il blocco dei bagni nei pressi dell’antiquarium e la tettoia delle case rupestri

SEGESTA- “Le fiamme non hanno risparmiato neppure il Parco archeologico di Segesta. Da una prima ricognizione, per fortuna, è stato possibile verificare che non sussistono danni ai siti monumentali: il tempio, il teatro e la casa del Navarca sono rimasti illesi. Ma se, come sembra, il rogo è stato causato da una mano criminale, si tratta di un gesto gravissimo che va condannato con forza perché ha messo a rischio l’incolumità di chi vive nelle zone limitrofe e ha recato un grave danno al nostro inestimabile patrimonio storico-artistico. Mi auguro che si possa risalire al più presto ai responsabili”. Così il governatore Renato Schifani.