Letterando in Fest: concluso il festival, ma l’estate letteraria non finisce

SCIACCA-  I primi appuntamenti della “Lunga estate” targata Letterando Sciacca, 10 luglio – Serata conclusiva, domenica, della quattordicesima edizione del Letterando in fest, con l’abbraccio di Sciacca al suo festival letterario. Sale piene, incontri tutti di alta qualità
letteraria e culturale, una comunità riunita nella “piazza” della Badia Grande, grande successo di pubblico per la proiezione di Rapito di Marco Bellocchio. E l’atteso successo per l’anteprima della quarta edizione dello Sciacca Comics, con i cosplayer degli animali fantastici di Harry Potter e gli incontri dedicati al mondo del fumetto.

Bilancio positivo per l’edizione 2023 del Letterando in Fest, per Sino Caracappa, fondatore, organizzatore, anima del festival, che durante gli incontri ha sottolineato più volte quanto questo appuntamento sia il frutto della tenacia. “Ancora una volta, grazie. Grazie al pubblico, alle
associazioni che sostengono, all’amministrazione comunale, alle autrici e agli autori che hanno accettato il nostro invito”. Sino Caracappa ha spiegato come il festival sia “anche il prodotto di una comunità, di una rete di fruitori e sostenitori costruita nel corso degli anni. Lo ha dimostrato la presenza, in contemporanea, del pubblico del cinema e di quello degli incontri letterari in uno spazio che si è modulato a seconda delle esigenze di lettori e autori”.

“Il festival è anche una conversazione continua e circolare tra autori e pubblico”, ha aggiunto la direttrice artistica Paola Caridi. “Non bisogna confondere l’attenzione al locale, molto curata anche quest’anno, con un localismo asfittico che non si apre al mondo. Sciacca è nel mondo, e solo qui trova il suo futuro possibile. Letterando in fest è uno strumento per aprirsi e unire le sponde”, ha concluso.

Il tema portante di quest’anno, “La forma del mare”, è stato allo stesso tempo una domanda e una richiesta di riflessione sul passato e soprattutto sul futuro delle terre, Sciacca compresa. Soprattutto, in questo caso, sul futuro del Mediterraneo. Il grande storico Fernand Braudel lo definiva “il “gigantesco continente unitario” euro-afro-asiatico, un pianeta di per sé stesso, dove tutto ha
circolato precocemente”.
Il Letterando in Fest è la prima, imprescindibile tappa di una “lunga estate” letteraria e culturale. I quattro incontri già stabiliti formano un percorso che prevede la presenza di un ospite di rilevanza internazionale, due grandi scrittori italiani e un duo di reporter sul campo.
Il primo appuntamento è il 21 luglio con Abdourahman Waberi, scrittore originario di Gibuti e nome noto della francofonia, poeta e professore alla George Washington university, un legame fortissimo e famigliare con la Sicilia. Waberi ci parlerà del rapporto dialettico tra le origini e i percorsi di vita.
Il 31 luglio è la volta di Fabio Genovesi e del suo Oro Puro (Mondadori), un romanzo che ha ancora il mare al centro, visto con gli occhi di un protagonista sorprendente, Nuno, lo scrivano di Cristoforo Colombo. Il viaggio più importante dell’Occidente attraverso gli occhi di un adolescente costretto a solcare il mare verso l’ignoto.
Si parla di Ucraina e delle zone di crisi il 3 agosto, attraverso le parole e lo sguardo di due grandi inviati, entrambi siciliani, che pubblicano i loro reportage su una delle testate internazionali più importanti, il Guardian. Lorenzo Tondo, giornalista, e Alessio Mamo, fotografo, ci raccontano della guerra alle porte di casa.
Il 7 settembre, torna a trovarci uno scrittore molto amato a Sciacca, Roberto Alajmo, con La Boffa dello scecco (Sellerio), l’ultima avventura dell’improbabile investigatore Giovà.