In consiglio comunale il carnevale di Sciacca diventa… “Problematica”

SCIACCA. Il consiglio comunale con all’ordine del giorno il dibattito sulla cosiddetta “Problematica Carnevale” (così si legge nelle convocazione della presidenza), è stato previsto per martedi 20 giugno alle ore 20. Sarà preceduto dalla trattazione delle interrogazioni a partire dalle ore 19. Ben 24 quelle previste nell’ordine del giorno, a partire da dicembre 2022, alcune delle quali ormai anacronistiche. Suona strano che una festa di allegria e di coinvolgimento popolare per grandi e piccoli, sia etichettata come… problematica. Ma ci sta anche questo in una città  tradizionalmente “divisiva” un pò su tutto.

Alle 20 di martedi prossimo dopo le comunicazioni, comincerà il dibattito sul carnevale di maggio. Ennesimo passaggio di un confronto e di una polemica che riguarda il trasferimento dell’evento in via Allende, che nei giorni scorsi, attraverso una intervista rilasciata dal Questore di Agrigento, ha segnato un ulteriore momento di divisione politica che si trascinerà ancora per molto tempo.

L’opposizione consiliare (non tutta) si ostina a trattare il carnevale come tema centrale della questione politica cittadina e per questo in questi giorni starebbe facendo di tutto per avere la diretta televisiva della seduta consiliare dedicata alla… “problematica”.

Ma oggi il quadro sembra abbastanza chiaro. Secondo noi, ogni discussione successiva appare ormai inutile: si deve guardare avanti e pensare eventualmente ad una festa da riportare in centro storico, ma con modalità diverse da quelle adottate fino ad oggi. Se dibattito ci deve essere, occorre forse accendere l’attenzione sui costi per le casse comunali che sembrerebbero essere andati ben oltre le 90 mila euro di previsione fatte dall’attuale amministrazione comunale.

La discussione sulla “problematica carnevale” sembra non coinvolga più la cittadinanza. I cittadini erano attratti da tutto ciò che era la festa nei giorni delle sfilate. Ma forse ora siamo un pò tutti stanchi di assistere continuamente a scaramucce politiche che spesso vanno al di là di norme e regole e cominciano a rasentare la demagogia e il populismo.

Giuseppe Recca