Carnevale vietato in centro storico: acceso confronto Messina-Termine

SCIACCA. Come era prevedibile ormai ci siamo convinti che sarà così anche in futuro) la seduta di ieri sera del consiglio comunale di Sciacca è stata uno scontro tra il sindaco Fabio Termine e il presidente del consiglio Ignazio Messina. E, contestualmente, tra gruppi consiliari dell’una e dell’altra parte politica.

Terreno del confronto nella fase delle comunicazioni in aula, è stato il Carnevale di Sciacca, al centro del dibattito non solo sui social ma anche nelle sedi istituzionali. Naturalmente la questione non si chiude con ieri sera, di carnevale si tornerà a parlare in un’altra seduta con un apposito punto all’ordine del giorno e con le inevitabili interrogazioni.

Messina ha riferito dell’incontro con il questore Emanuele Ricifari al quale era stato chiesto ufficialmente di avere notizie sui motivi che hanno determinato le mancate autorizzazioni per le sfilate in centro storico.

Ecco i contenuti degli interventi di ieri sera in aula

IGNAZIO MESSINA: “Se solo la macchina organizzativa fosse stata più celere, in un rapporto di maggio collaborazione da parte dell’amministrazione comunale con le forze dell’ordine, il Carnevale si sarebbe potuto fare anche in centro storico. In assenza di condizioni di sicurezza soddisfacenti, e di fronte ad un piano di sicurezza che non è stato concordato dall’organizzazione con la polizia di Stato, il questore non poteva che opporre un diniego. Il questore Ricifari l’ho incontrato ad Agrigento, che mi pare non fosse un sosia di quello reale, mi ha detto che è evidente che rispettando una tempistica, e mettendosi a lavorare per tempo, è chiaro che è possibile fare svolgere la manifestazione in centro storico nel rispetto delle norme di sicurezza. Penso si sia trattato solo di volontà politica”.

FABIO TERMINE: “Respingo le accuse di ritardi organizzativi. Non so con quale questore abbia parlato il presidente del consiglio comunale, quello con cui ho parlato io mi ha detto che, con le modalità a tutti note, il Carnevale di Sciacca in centro storico non si sarebbe potuto fare. Il piano di sicurezza viene valutato sempre 15 giorni prima dell’evento. Il rapporto con le forze dell’ordine è stato continuo, le soluzioni prospettate rispetto alle varie prescrizioni stabilite sono state regolarmente bocciate, compresa quella che avrebbe potuto prevedere la presenza di un modulo anti incendio tra un carro e l’altro durante la sfilata. Ho tentato fino alla fine di aderire alle prescrizioni fino a quando, a pochi giorni dalla festa, si è compreso definitivamente che in centro storico tutt’al più sarebbe stato un carnevale senza sfilate dei carri ma solo dei gruppi, mentre sarebbe stata possibile solo la loro esposizione statica come un museo a cielo aperto.

Giuseppe Recca