A Sciacca un comitato contro i progetti di “Geoingegneria Solare” che provocano danni all’equilibrio naturale

SCIACCA. Si costituito a Sciacca il “Comitato Nazionale Moratoria Geoingegneria”, di cui il presidente è il Consigliere Comunale Maurizio Blò. L’iniziativa si inquadra in un percorso nazionale con cui i promotori attraverso una raccolta di firme vogliono ricordare ed imporre al governo italiano il “rispetto degli impegni intrapresi in sede Onu in merito alla “Geoingegneria Solare”.

In tutto il mondo su questi temi c’è un ampio e articolato dibattito. Secondo i promotori della raccolta di firme, invece di combattere il global warming, alcuni interventi di “Geoingegneria Solare” potrebbero alla fine potrebbero produrre danni all’equilibrio naturale planetario e all’umanità. La geoingegneria solare prevede di usare la tecnologia per riflettere una piccola frazione della luce solare in arrivo lontano dalla Terra per compensare parzialmente il cambiamento climatico. In parole povere, la geoingegneria perpetuerebbe la falsa convinzione che l’attuale modello industriale di produzione e consumo, socialmente e ambientalmente ingiusto e devastante, non possa essere modificato e che, pertanto, richieda un “controllo” tecnologico per mitigarne gli effetti.

La Convenzione delle Nazioni Unite sulla “diversità ideologica” si è tenuta durante la 13° Conferenza delle Parti (COP 13), in Messico dal 4 al 17 dicembre, che ha deciso di riaffermare la sua storica moratoria sulla geoingegneria legata al clima che aveva inizialmente concordato già nel 2010 in Nagoya (Giappone).

Giuseppe Recca