Consiglio comunale e diretta televisiva che non c’è, dibattito ieri sera in aula
SCIACCA. “Le continue note degli uffici alla nostra richiesta di prevedere risorse per diffondere le sedute del consiglio comunale in diretta televisiva sono incongruenti”. Lo ha detto il presidente del consiglio comnunale Ignazio Messina in apertura della seduta di ieri sera. Nel sottolineare che l’argomento sarà approfondito successivamente, ed in particolare con il prossimo bilancio, Messina ha evidenziato l’importanza di tale servizio.
Anche il consigliere Calogero Bono ha fatto un intervento in tale direzione, rivolgendosi agli uffici sulle possibilità di trovare allo stato attuale una copertura finanziaria ed all’amministrazione sulla stesura del prossimo strumento di programmazione finanziaria. “Nella cittadinanza non c’è amore per il nostro compito istituzionale – ha detto Bono – la città ci sente lontana e questo non va bene”. Il dirigente comunale Filippo Carlino ha risposto che “gli stanziamenti attuali sul capitolo riprese televisive sono esauriti. Si tratta di spese finanziate con fondi comunali. Bisognerebbe fare una variazione attiggendo ad altri capitoli, la prudenza vuole che la richiesta non venga accolta”.
Il consigliere comunale Ignazio Bivona ha sollevato la questione dal punto di vista politico: “Con la tassa di soggiorno si può finanziare la ripresa del Carnevale di Sciacca, non vedo perchè non si può fare un atto di indirizzo dell’amministrazione per le riprese delle sedute del consiglio comunale. Io – ha aggiunto – sono disponibile per fare un debito fuori bilancio per garantire le dirette in tv, non sui social o su piattaforme internet. Parliamo di divulgazione dei principi della democrazia”.
Il dibattito si è poi allargato. Sulla questione è intervenuto anche il consigliere comunale Fabio Leonte: “Impossibile pensare che senza televisione in questo consiglio non si possa fare nulla, come se fossimo attori. I rilievi tecnici degli uffici – ha detto Leonte – sono gli stessi che vengono fatti da tanti anni. Assurdo e grave pensare ai debiti fuori bilancio come soluzione. Se la situazione finanziaria è tale che non si può chiudere il bilancio, come fanno gli uffici ad autorizzare soldi per le dirette televisive ? In questo momento ci sono difficoltà enormi. Chi vuole fare passare il messaggio di inefficienza amministrativa si sbaglia, non abbiamo paura di entrare nelle case dei cittadini, qui vogliamo solo rispettare le normative e garantire un equilibrio finanziario nell’interesse della intera comunità”.
“Il sindaco ha il potere per dare un indirizzo preciso e fare le dirette televisive – ha detto Carmela Santangelo – l’attuale amministrazione ne parlava in campagna elettorale, poi non lo ha confermato”.
Giuseppe Catanzaro, ex Mizzica, ha richiamato l’amministrazione alla sua responsabilità: “Ai miei tempi sulla trasparenza abbiamo fatto un cavallo di battaglia – ha detto – la mancanza di diretta tv ha uno fondo di carattere politico non trascurabile. Cerchiamo una soluzione anche assumendoci responsabilità di bilancio”.
Giuseppe Recca