Carenza medici nei pronto soccorso, i bandi ci sono ma i candidati non si presentano

AGRIGENTO- C’è carenza di medici nei pronto soccorso degli ospedali agrigentini. La questione è nota e la colpa, a furor di associazioni e similari, viene imputata all’Asp. In verità, la faccenda è diversa.

Le prove del concorso per 16 posti da dirigente medico di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza sono andate deserte. Il concorso, per titoli ed esami, non avrebbe comunque risolto l’emergenza carenza di medici perché su 16 posti disponibili erano stati soltanto due i candidati ammessi alla selezione e dunque alla prova scritta ma non si sono presentati alla prima prova che avrebbe dovuto tenersi nella Cittadella della Salute del viale Della Vittoria e che era propedeutica alla prova pratica ed orale.

Il concorso pubblico per la copertura, a tempo indeterminato, di 16 posti era stato indetto nell’aprile del 2022. A fine dello scorso anno si è proceduto all’ammissione ed esclusione dei candidati e i “sopravvissuti” erano stati appena due.

Visto la totale assenza dei candidati alla prova d’esame, non è stato naturalmente possibile stilare una graduatoria. Nel maggio dello scorso anno, quasi in contemporanea all’indizione del concorso, su 55 unità previste in pianta organica solo 23 posti risultavano essere coperti, mentre 32 erano i medici – dei pronto soccorso dell’Agrigentino – che mancavano. “Una grave carenza di dirigenti medici della disciplina di Medina e Chirurgia di accettazione e di urgenza presso i presidi ospedalieri, aggravata sin dal marzo del 2020 dall’emergenza sanitaria determinata dal Covid – scrivevano dall’azienda sanitaria provinciale – . Nel corso degli anni 2018 e 2019 – aveva ricostruito l’Asp – sono stati indetti 12 avvisi per il conferimento di incarichi libero professionali, l’ultimo dei quali non ha sortito effetti per la presenza di partecipanti in possesso dei requisiti di ammissione”.

Nel dicembre del 2021 è stata disposta la prosecuzione dei disciplinari di incarico libero professionali stipulati con vari medici, il cui numero – al netto di cessazioni e rinunce – si è però andato assottigliando e, nel maggio dello scorso anno, si era ridotto a 6 unità.

Si è andati avanti con incarichi semestrali. E molto spesso s’è sostenuto che fossero proprio questi incarichi temporanei a non allettare i medici a presentare istanza e partecipare alle selezioni. Ma questo che è andato praticamente deserto era un concorso con posti a tempo indeterminato.

L’Asp ha approvato un nuovo bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per 31 posti di dirigente medico di Medicina d’emergenza-urgenza.  “I posti messi a concorso comprendono – è stato scritto dall’Asp – la totalità dei posti in atto vacanti, compreso il residuo dei posti previsti per le procedure di stabilizzazione”. E’ stato specificato anche, con l’obiettivo di tamponare la carenza di medici, che “qualora il numero dei concorrenti fosse inferiore al numero dei posti messi a concorso, nelle more dell’espletamento della procedura concorsuale e previo accertamento dei requisiti di ammissione, si procederà a conferire agli stessi, previa acquisizione di disponibilità, incarichi a tempo determinato con decorrenza immediata”