Agrigento, i ministri della Cultura e della Protezione civile firmano il protocollo d’intesa per la valorizzare l’archeologia subacquea
AGRIGENTO- Firmato nel capoluogo della Provincia, fresco della proclamazione di Capitale italiana della cultura 2025, un protocollo d’intesa per la collaborazione in materia di conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo: una strettissima collaborazione tra i Ministeri per la Protezione civile e le politiche del mare e il ministero della cultura. Erano presenti i ministri Gennaro Sangiuliano e Nello Musumeci. I punti salienti dell’accordo, che avrà una durata triennale e potrà essere rinnovato o modificato, prevedono la collaborazione per definire strategie e obiettivi comuni volti a favorire la conservazione, la fruizione pubblica e la valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo; l’individuazione, il censimento e il miglioramento delle condizioni di conservazione del patrimonio culturale subacqueo, anche mediante condivisione di competenze tecniche finalizzate all’esercizio delle funzioni e al conseguimento delle finalità prefissate; la promozione della conoscenza e della valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo, incrementandone la fruizione pubblica nelle forme più idonee a garantirne la tutela, così da trasmettere i valori di cui esso è portatore; l’istituzione di un tavolo tecnico paritetico, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, presso la direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio del ministero della cultura, composto da due membri designati dal ministero della cultura e due membri designati dal ministro per la Protezione civile e le politiche del mare.
“Del subacqueo conosciamo soltanto il 20 per cento nel mondo e il mare copre circa i 72 per cento della superficie terrestre. E questo mistero che incombe sul subacqueo deve essere illuminato da ricerche ed esplorazioni”, ha detto il ministro della Protezione civile, ex presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci. “Abbiamo pensato di sottoscrivere questo documento perché consacra un impegno fra i due ministeri, quello della Cultura e quello del Mare, e lo fa in una terra, come la Sicilia, che ha visto restituiti dai fondali marini reperti di straordinaria bellezza – ha aggiunto Musumeci – . Come Regione abbiamo realizzato infatti il museo delle navi greche a Gela e abbiamo esposto per la prima volta i relitti della nave che risale al IV secolo avanti Cristo, restituita dalle acque antistanti di Gela. L’archeologia subacquea costituisce una preziosa occasione di promozione turistica, sia per quello che sta sott’acqua, sia per quello che il mare ci ha consegnato e abbiamo esposto e continuare ad esporre. Il rapporto fra i due ministeri tende a realizzare il programma del Governo Meloni che vuole che vi sia perfetta sintonia fra turismo, beni culturali, tutela, fruizione e valorizzazione perchè questa è la carta vincente sulla quale le regione del Sud Italia possono e devono puntare”.
“Con la sottoscrizione dell’odierno protocollo – ha detto il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci – il governo nazionale compie un ulteriore significativo passo verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo: sia di quello recuperabile, da esporre negli spazi museali, sia di quei reperti destinati a restare sommersi ed affidati, come per i secoli passati, alla gelosa custodia del mare. I due ministeri metteranno insieme competenze e passioni che, con il contributo delle regioni interessate, ci consentiranno di accendere nuovi riflettori su un patrimonio ancora non del tutto conosciuto e valorizzato. Consacrare questo impegno nella città di Agrigento, culla di civiltà nella terra del mare per eccellenza e capitale della cultura per il 2025, ci è sembrata la scelta più naturale”.