Precari Covid, la Regione avvia il percorso di stabilizzazione
SICILIA- Tutti coloro che hanno maturato almeno 6 mesi di servizio durante il periodo dell’emergenza e che però, a causa dei limiti di legge, sono rimasti esclusi dalle procedure di stabilizzazione, otterranno fino ad un massimo di 7 punti nei bandi di selezione. All’orizzonte c’è una nuova stagione che ha il sapore della stabilizzazione. Grazie a una direttiva firmata dall’assessore alla Salute, dopo l’intesa dello scorso 31 marzo tra la Regione e le organizzazioni sindacali, è stato concesso agli enti e alle aziende della Sicilia un periodo – fino a 30 giorni a partire da oggi, giovedì 27 aprile – per aggiornare i propri piani del fabbisogno e individuare i posti vacanti da destinare, nel rispetto del limite del 50 per cento delle complessive risorse assunzionali, ai lavoratori che hanno prestato servizio in area sanitaria, socio-sanitaria e amministrativa durante l’emergenza pandemica.
Se i posti disponibili dovessero risultare inferiori al numero di personale che ha diritto alla stabilizzazione, gli enti e le aziende potranno chiedere una rimodulazione motivata dei piani triennali di fabbisogno e della relativa dotazione organica. L’assessorato ha disposto anche la sospensione delle procedure concorsuali già bandite o non ancora concluse con l’approvazione della graduatoria definitiva, così da consentire una rideterminazione del numero dei posti messi a concorso, tenendo anche conto dei soggetti che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione. Lo stop non interessa però le procedure di reclutamento dell’area medica, utili a fronteggiare la cronica carenza di personale riscontrata nel Sistema sanitario regionale.
Il personale precario Covid che abbia maturato almeno 6 mesi di servizio durante il periodo dell’emergenza e che però, a causa dei limiti di legge, è rimasto escluso dalle procedure di stabilizzazione, si vedrà riconosciuto un punteggio premiale sino a un massimo di 7 punti nei bandi di selezione. Una garanzia che dovrà essere prevista anche nell’abito delle selezioni sospese e che saranno riavviate dopo la riapertura dei termini per l’adeguamento alla direttiva dell’assessorato.
Fino alla definizione degli adempimenti previsti dal protocollo, gli enti e le aziende hanno la facoltà di prorogare i contratti in essere, sempre nei limiti di legge, se necessari per garantire il corretto ed efficiente svolgimento delle attività di gestione.
“Si indica così con chiarezza – ha commentato Giusi Savarino di Fratelli d’Italia – come procedere alla rideterminazione dei posti messi a concorso, tenendo conto anche dei soggetti che hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione. Alla luce anche di un protocollo d’intesa tra l’assessorato e le organizzazioni sindacali si prevede che le aziende aggiornino i rispettivi piani di fabbisogno del personale e avviino iter per dare serenità a tanti professionisti che hanno permesso al sistema sanitario di reggere in un periodo difficile come quello pandemico.Questa direttiva risponde alle esigenze di omogeneità di indirizzo e ai quesiti posti da Fratelli d’Italia negli atti parlamentari che abbiamo promosso in Ars. Fratelli d’Italia del resto ha sempre sostenuto, sia in Regione siciliana che a Roma, un’ottica orientata alla valorizzazione e alla stabilizzazione della professionalità acquisita dal personale che ha prestato servizio anche durante l’emergenza Covid-19”.