Imposta di soggiorno o “Bancomat”: al Comune confronto operatori turistici e istituzioni

SCIACCA. Riunione del tavolo tecnico dell’imposta di soggiorno oggi al Comune di Sciacca. Lo ha convocato il sindaco Fabio Termine al quale avevano fatto una specifica richiesta le associazioni extralberghiere e le commissioni consiliari turismo e bilancio.

Presenti, oltre al sindaco Fabio Termine ed agli assessori Salvatore Mannino, Francesco Sabella e Gianluca Fisco, i componenti delle commissioni Filippo Bellanca, Raimondo Brucculeri e Carmela Santangelo, il vice presidente del consiglio comunale Alessandro Grassadonio, i rappresentanti delle strutture turistiche cittadine: Calogero Napoli e Gianluca Interrante (Mangia’s Sciaccamare); Domenico Muratore (Verdura Resort); Ezio Bono (AgrigentoExtra); Ignazio Grisafi (Consorzio Turistico); Riccardo Palazzotto (Sciacca Turismo).

Un incontro dai contenuti già visti: “bisogna rendere la città più accogliente utilizzando gli incassi dell’imposta di soggiorno, bisogna rendere la città più pulita, migliorare il decoro, incrementare la promozione etc etc…” Temi su cui dopo 13 anni c’è ancora tanto da fare. Gli stessi discussi ad ogni tavolo tecnico a partire dal 2012, anno di istituzione dell’imposta di soggiorno.

Bisognerebbe spendere di più di questi proventi per le finalità di cui spesso si lamentano i visitatori, che poi sono quelle previste nel regolamento istitutivo. Ma non è così: i soldi dell’imposta di soggiorno (a Sciacca arrivano circa 1 milione di euro) come avviene ormai in tutte le città diventano un vero e proprio bancomat dove prelevare all’occorrenza per fare un po’ di tutto. Aggirare il principio che i soldi si devono utilizzare per servizi turistici, in una città che è turistica, non è più difficile per nessun amministratore comunale. E questo vale per tutti i Comuni che lo hanno istituito.

Ma non dovrebbe essere così: prima di tutti i servizi al turista, poi il resto. All’amministrazione il compito di un utilizzo meno “virtuoso” e più organizzato di queste preziose risorse, al consiglio comunale ed alle commissioni il compito di vigilare e, se necessario, di aggiornare il regolamento di questo “prelievo” straordinario al… bisogno.