Carnevale di Sciacca sui social: ok al confronto ma senza eccedere
SCIACCA. Il Carnevale a maggio ha aperto a Sciacca tutta una serie di dibattiti su tanti aspetti, fino alla più recente divisione sull’istituzione del ticket d’ingresso. Nel bando è specificato che il biglietto non deve essere superiore a 7 euro e deve prevedere un abbonamento per i quattro giorni di sfilate in centro storico. Ma non è specificato se sono esentati i residenti.
Quest’ultima mancanza, da affidare probabilmente alla discrezionalità di chi risulterà assegnatario della organizzazione, sta determinando accesissime discussioni soprattutto sui social, diventati terreno di quotidiani battibecchi e di polemiche. Si fa riferimento al recente Carnevale di Acireale, dove commercianti del centro storico e residenti erano esentati dal ticket.
Purtroppo questa disputa fa emergere tutti i limiti delle piattaforme social, dove tutti, proprio tutti, trovano spazio. Anche chi esprime giudizi avventati, non riflette, non tiene conto del bene comune e non rispetta il prossimo. E spesso commenta gli articoli giornalistici fermandosi alla lettura del titolo.
Visto che ormai il digitale è parte integrante della vita di tutti, essere in grado di confrontarsi con gli altri esponendo il proprio pensiero in modo equilibrato dovrebbe fare davvero la differenza. Ma spesso non è così. E sul Carnevale, festa popolare e molto importante per una città come Sciacca, tutti trovano terreno fertile, prima ancora di avere informazioni certe su come stanno le cose. I social network permettono di socializzare e comunicare con gli altri liberamente, sono stati una grande conquista. Ma devono essere usati bene e nell’interesse di un’intera comunità occorre riflettere bene prima di scrivere cose avventate e rispettare sempre chi dall’altra parte esprime una opinione diversa dalla propria.
Giuseppe Recca