Il tentato omicidio lungo la statale 115: ritrovati auto e fucile

Procura della Repubblica di Agrigento e carabinieri stanno cercando di capire il contesto nel quale possa inquadrarsi l’agguato di stamattina, quando poco prima delle 7, mentre percorreva la 115 a bordo della sua utilitaria, il bracciante agricolo quarantaquattrenne Salvatore Amato di Palma di Montechiaro è stato affiancato da un’altra autovettura da cui è partito un colpo di fucile diretto contro di lui.Le modalità dell’agguato, e la cornice nella quale questo si è materializzato, sembrano richiamare uno stile mafioso.

L’uomo è stato prima trasferito all’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” di Licata, poi al Sant’Elia di Caltanissetta, dove adesso Amato si trova ricoverato e piantonato dalle forze dell’ordine.

I magistrati della procura di Agrigento, coordinati dal procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella, attendono dai sanitari l’eventuale via libera per poterlo sentire, per potere acquisire evidentemente una testimonianza diretta. Nel frattempo nelle scorse ore si è appreso che l’auto su cui viaggiavano i sicari, una vecchia Fiat Punto, risultata rubata, è stata ritrovata carbonizzata sotto un cavalcavia, poco lontano dal luogo dell’agguato. Ritrovata, anche questa bruciata, l’arma presumibilmente utilizzata per il tentato omicidio, un fucile che sarà sottoposto a tutte le verifiche balistiche che il caso richiede.