L’Ue raccomanda di non usare gabbie per polli e galline
L’Unione europea stringe i bulloni sugli obiettivi di sostenibilità nella produzione agroalimentare. L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, in un ampio documento raccomanda, in particolare al settore avicolo e zootecnico, di evitare gabbie, mutilazioni e restrizioni alimentari. Sono le raccomandazioni per migliorare il benessere dei polli da carne e delle galline ovaiole. Un comparto che solo in Italia conta circa 6 mila allevamenti professionali, che muovono complessivamente un giro d’affari di 5,9 miliardi di euro.
Gli orientamenti Ue fanno parte di due pareri scientifici che passano in rassegna i sistemi di allevamento utilizzati nell’Unione Europea, e analizzano le condizioni degli animali in rapporto alla loro densità e allo spazio a loro disposizione, l’illuminazione, il controllo di polvere e rumore, la pulizia delle lettiere.