Santa Elisabetta: dopo oltre 20 anni approvato il nuovo Piano Regolatore Generale
Il comune di Santa Elisabetta, dopo oltre 20 anni, ha un nuovo strumento urbanistico: la delibera di presa d’atto del Piano Regolatore Generale è stata adottata dal commissario ad acta della Regione, nominato circa due mesi fa.
Un lungo e travagliato iter iniziato con l’affidamento dell’incarico di redazione del Progetto, dapprima a professionisti esterni, e successivamente a tecnici interni all’Ufficio che finalmente, dopo diverse vicissitudini, si chiude definitivamente.
Con questo ultimo atto, trascorsi 15 giorni dalla pubblicazione della delibera commissariale all’albo pretorio dell’Ente, il nuovo strumento di pianificazione urbana entrerà infatti in vigore in maniera definitiva.
“Con la presa d’atto dell’efficacia ed esecutività del PRG – dichiara il sindaco Mimmo Gueli – si chiude definitivamente un percorso lungo e tortuoso. Un momento molto atteso, tra gli obiettivi primari del nostro mandato amministrativo – aggiunge il primo cittadino – che non è solo uno strumento di programmazione edilizia, ma anche di pianificazione e di sviluppo complessivo del territorio, che consentirà, tra l’altro, alla zona artigianale di avere legittimazione e di diventare un’area in cui insediare anche attività commerciali. Aver tirato il PRG dalle secche in cui si era arenato e essere riusciti a renderlo esecutivo è certamente fonte di grande soddisfazione”.
Il commissario regionale ad acta, l’Architetto Donatello Messina, nominato dopo che la maggioranza dei consiglieri comunali si era dichiarata incompatibile, ha adottato una procedura amministrativa del tutto nuova, perché come ha spiegato il Sindaco “Siamo il secondo comune della Sicilia ad avere adottato questa tipologia di procedura che scaturisce dagli effetti dell’applicazione della nuova norma urbanistica regionale”, davvero un percorso ad ostacoli, pieno di pastoie amministrative e di procedure ripetitive segnato dall’adozione che il commissario ha deliberato nell’ottobre del 2018, con un iter conclusivo con la Regione che ha previsto il parere definitivo della Vas e della Soprintendenza”.