I rapporti di Messina Denaro con la mafia belicina e le frequentazioni giovanili a Sciacca
SANTA MARGHERITA BELICE. I contatti di Matteo Messina Denaro con la provincia di Agrigento sono sempre stati molti stretti. Lo rilevano le relazioni annuali degli uffici giudiziari facenti capo al distretto di Palermo.
Nonostante la lunga latitanza, il boss avrebbe intrattenuto rapporti con i capi delle famiglie agrigentine e avrebbe sempre avuto un ruolo di rilievo nelle decisioni importanti.
Secondo quanto emerse dalla relazione della Dia sulla provincia di Agrigento, al latitante di Castelvetrano i capimafia della provincia “riconoscono unanimemente l’ultima parola sull’investitura o sulla revoca di cariche di vertice all’interno dell’associazione”. Non è un caso che nel 2021 emerse una intercettazione video in cui Messina Denaro è stato immortalato a bordo di un Suv nella zona di Santa Margherita Belice. Da sempre l’attenzione degli investigatori impegnati nella cattura del latitante, è stata rivolta anche all’area belicina agrigentina e in qualche momento si è immaginato che la sua latitanza avveniva proprio in quella zona.
Prima ancora, quando non era ricercato, un giovane Matteo Messina Denaro avrebbe frequentato settimanalmente anche la città di Sciacca ed i locali pubblici in voga a quel tempo, primi anni Ottanta, nella zona.