Sicilia ultima per numero di laureati e Italia penultima in Europa
SICILIA- La Sicilia è la regione d’Italia con la più bassa percentuale di laureati. Un trend tristemente in linea con la media nazionale e al di sotto degli standard europei.
L’obiettivo minimo era, infatti, il conseguimento di un titolo accademico per il 40% degli studenti entro il 2020 (per arrivare senza troppe difficoltà al 45% nel 2030), mentre a concludere un percorso universitario è stato solo il 28% dei giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni (contro il 41% dell’UE).
Laureati in Sicilia, la situazione ateneo per ateneo
In base a un’indagine condotta da OpenPolis, soltanto il 20% degli studenti siciliani ha ottenuto una laurea nel 2020.
Enna è in testa alla classifica (30.84%), seguita da Agrigento (28.21%) e Messina (27%), mentre Trapani è fanalino di coda, con il 19.1% di laureati. Per gli altri atenei, le percentuali vanno dal 22% al 26%.
A influire su medie così basse sono, in gran parte, i tempi per concludere gli studi universitari. Per conseguire un titolo di primo livello occorrono infatti circa 4 anni, mentre per la laurea specialistica si arriva a 7 anni, con un’alta incidenza di allievi fuori corso in particolar modo per la facoltà di Giurisprudenza (82%).
Università siciliane, grande esodo tra studenti e laureati
Al 31 marzo 2022, la popolazione in Sicilia risultava diminuita di oltre 200.000 persone. Il calo è dovuto al trasferimento di moltissimi giovani under 35 al di fuori del territorio regionale, per motivi di studio o in cerca di una professione in armonia con le loro aspirazioni.
Tuttavia, bisogna fare attenzione a questo aspetto: allontanarsi dall’isola rappresenta ad oggi una tappa praticamente obbligata per la stragrande maggioranza dei ragazzi.
Se ci fossero concrete opportunità per costruire un futuro e una posizione lavorativa nei luoghi d’origine, molti eviterebbero di lasciare la famiglia o di cambiare radicalmente ambiente e abitudini.
Studiare senza lasciare la Sicilia: le soluzioni
Al giorno d’oggi, l’opportunità di proseguire gli studi nella propria terra esiste e si chiama formazione a distanza. Le migliori università online presenti in Italia, infatti, offrono ormai un’ampia scelta in termini di facoltà e percorsi di studio.
Ciò vuol dire che grazie agli strumenti e le innovazioni del web è possibile avere accesso a percorsi accademici di alto livello senza essere costretti a spostarsi in altre regioni e con l’occasione di studiare restando a casa propria. In questo modo, le probabilità di inserimento professionale nel proprio territorio di origine aumentano esponenzialmente, ma soprattutto non si escludono gli aspiranti studenti universitari che non hanno la possibilità di affrontare le spese relative al trasferimento, ai trasporti e all’affitto.
Per chi non intenda proseguire gli studi universitari vi sono percorsi accessibili e privati da autodidatta come corsi online e offerti da enti su tutto il territorio nazionale che spesso forniscono delle competenze di base utili per la ricerca di un lavoro.
Il tutto concorre al raggiungimento di un obiettivo importante: ridurre al minimo il numero di NEET, ossia persone non inserite nel mondo della scuola, del lavoro o in tirocini.