Brasile, il governo riprende il controllo. Il commento del saccense Turi Dimino
Caso in Brasile. Migliaia di sostenitori dell’ex leader Bolsonaro, avvolti nei colori della bandiera, ieri hanno fatto irruzione nei tre principali palazzi della politica, Parlamento, Presidenza e Corte Suprema. Dopo aver valutato la possibilità di schierare «l’esercito per far sgomberare l’assedio», la polizia, sparando lacrimogeni e persino proiettili di gomma dagli elicotteri, dopo il controllo della Corte suprema, è riuscita a fatica a riguadagnare anche il terreno del Planalto, sede della presidenza, fino anche a quello del Congresso. Nei raid della polizia ci sarebbero, 400 arresti. Ma è polemica sui ritardi.
Il segretario esecutivo del Ministero della Giustizia brasiliano, Ricardo Cappelli, appena nominato dal presidente Inacio Lula da Silva a capo dell’intervento federale, ha spiegato che la situazione a Brasilia è ora «sotto controllo».
Il commento del saccense Turi Dimino che vive in Brasile:
“Una situazione che covava da diversi mesi e nemmeno le feste di Natale e Capodanno hanno contribuito a fermare questi estremisti e fanatici dell’ex Presidente Bolsonaro nel compiere atti di vandalismo. Sembravano purtroppo le stesse scene gia’ viste in America quando i fanateci di Trump hanno assaltato ed invaso il Parlamento del Campidoglio Americano. Una strana e pericolosa coincidenza a distanza di due anni. Qui a Salvador de Bahia ed in tutto il Nord-Est la situazione é tranquilla, anche perche’ il Presidente Lula ha piu’ sostenitori ed é stato eletto con percentuali del 70% circa. Intanto molti fanatici che hanno invaso i tre poteri democratici di Brasilia ( esecutivo, giudiziario e legislativo) sono stati arrestati anche per atti di terrorismo, mentre il Governatore dello Stato di Bahia, Jerõnimo ed altri del Nord-Est stanno inviando, per Brasilia, grossi contingenti di Forze dell’Ordine per controllare ed arrestare molti fanatici e terroristi.In queste ore si stanno svolgendo incontri con tutte le forze politiche e militari per ristabilire l’ordine la sicurezza e la democrazia”.