Meno acqua nelle dighe Arancio e Castello
Le cifre per ogni singolo invaso sono rese note mensilmente grazie al rapporto periodico del Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico di Sicilia. Il dato finale, a conclusione dell’anno 2022, si conoscerà alla fine di gennaio. Stando alle precipitazioni atmosferiche registrate nel decorso mese di dicembre – si legge in un articolo di Enzo Minio su LA SICILIA, si presume che la quantità d’acqua raccolta sarà complessivamente intorno ai 60 milioni di metri cubi. Rispetto al dicembre del 2021 si registra un forte calo di due dei tre principali invasi agrigentini.
In particolare, nel comprensorio occidentale della provincia, tra Bivona, Ribera, Sciacca e Sambuca di Sicilia, la diga Arancio ha circa 15 milioni di metri cubi in meno e la diga Castello è sotto di circa 3 milioni di metri cubi d’acqua.
Rispetto alla primavera scorsa mancherebbero all’appello una ventina di milioni di metri cubi d’acqua. Si attendono le piogge per riportare la quantità di acqua ai livelli dello scorso anno, in caso contrario ci si deve preoccupare.
L’Arancio sul Carboj a Sambuca di Sicilia ha 11,36 mln di metri cubi, ne aveva 26,08 a dicembre 2021. Il Fanaco, sul fiume Platani, nei pressi di Castronovo di Sicilia, presenta 10,37 mln contro i 9,78 di un anno fa. Discorso a parte per la diga Castello di Bivona, sul fiume Magazzolo. Alla data aggiornata a ieri, 5 gennaio, però ha incamerato di fatto 14,80 mln, circa un milione in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ha un milione e mezzo di metri cubi d’acqua in meno la diga Prizzi sul fiume Raia; 2,65 mln a fronte di 4,05 di un anno fa. L’invaso Leone, che sorge nei pressi di Santo Stefano Quisquina e che si affaccia sul fiume Verdura, ha quasi lo stesso quantitativo: 3,78 mln contro 3,94.