Aica, per la Consulta serve più trasparenza e critica Provvidenza. Il bilancio 2022 in perdita e il 2023 non promette nulla di buono

AGRIGENTO- Durissimo monito della Consulta delle Associazioni dell’Aica nei confronti del presidente dell’Assemblea dei soci, Alfonso Provvidenza. La querelle nasce dalle valutazioni politiche sul bilancio annuale di AICA esposte dal presidente Provvidenza in maniera abbastanza irrituale. Per la Consulta, lo statuto dell’Aica assegna al presidente del Consiglio di Amministrazione il compito di relazionare periodicamente all’assemblea dei Sindaci sull’operato e sugli obiettivi aziendali, non già al Presidente dell’Assemblea dei Soci che ha tutt’altra funzione statutaria.

E la Consulta pone un interrogativo: “Il Presidente Provvidenza, in questa veste, conosce forse in anticipo i risultati della relazione che il managment deve produrre in questi giorni insieme al bilancio consuntivo annuale? Se è così gli altri organi statutari, Consulta compresa, hanno diritto a conoscerne il risultato, al pari, ovviamente, dell’opinione pubblica”.

La Consulta sottolinea come “ha posto fin dall’inizio una questione di trasparenza che i vertici di AICA sono restii ad ottemperare fino in fondo e dal momento che la Consulta ha la ferma volontà di proseguire un percorso di confronto e collaborazione con l’azienda, lo scorso 15 dicembre ha chiesto un incontro con i vertici, finora mai riscontrato”.

La Consulta attende di poter leggere il bilancio, e ritiene “allarmanti le anticipazioni a mezzo stampa del Presidente su due aspetti fondamentali”.

Questi gli aspetti contestati dalla Consulta:
1) l’assenza di iniziative volte a fronteggiare il rincaro dell’energia elettrica consentono di giustificare l’aumento tariffario del 6,1%, ma ci si chiede come mai in dodici mesi non sono state avviate le opportune contromisure a questo problema, già noto? L’aver aumentato del
6,1% le già altissime bollette per i cittadini, invece che del 10 %, non può farci rallegrare ne tantomeno festeggiare.

2) Si continua a porre l’accento sul finanziamento di 50 milioni a valere sul REACT-EU che consentirà l’istallazione dei contatori presso tutte le utenze che oggi pagano a forfait, circa 23mila. Al momento però non è dato sapere quando si potrà ottenere la completa istallazione
di tutti i contatori necessari, quindi cosa si mette in campo per ovviare a questi mancati introiti? Fino a quando si consentirà che ci siano cittadini di seria A e cittadini di serie B in riferimento all’illegale e odiosa disparità di trattamento a cui sono sottoposti?

Ancora un interrogativo abbastanza preoccupante: “Come mai non sono stati presentanti progetti sui fondi PNRR? Quanti dei punti in
programma sotto la voce “Focus Aumento Ricavi” sono stati attuati e con quali risultati?”

La Consulta, infine, è preoccupata dalle dichiarazioni di Provvidenza:  “…il bilancio 2022 si chiuderà in perdita, forse la funzionalità totale dell’azienda non ci sarà nemmeno nel 2023…”.