Opere pubbliche, Ministro Trasporti accelera ovunque, tranne che a Sciacca

SCIACCA . Tra le ventuno opere strategiche, da Nord a Sud, che in Italia hanno beneficiato di una accelerazione significativa del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti , ci sono sei interventi in Sicilia.

Uno dei quali riguarda i lavori di realizzazione di un attraversamento provvisorio sul fiume San Bartolomeo e opere connesse, in adiacenza al ponte omonimo sito al km 43+708 della ex SS 187, oggi Strada Comunale di Castellammare del Golfo, gravemente danneggiato a seguito degli eventi meteorici avversi del dicembre 2021, in attuazione del Protocollo di Intesa tra Anas SpA e il competente Comune di Castellammare del Golfo (per 5,3 milioni).

Di “accelerazioni” nel territorio di Sciacca, invece, non si parla affatto. A parte gli attraversamenti danneggiati dal maltempo che non si potranno realizzare (ponticello Tummiolo) la mente va immediatamente al viadotto Cansalamone, chiuso da ben otto anni al transito veicolare. Ma anche agli altri attraversamenti presenti nel territorio urbano e altrettanto importanti, che sono in condizioni precarie perchè senza manutenzione da decenni, come il ponte di via Ovidio o quello che collega Perriera a via Modigliani.

Ma ciò che dimostra l’assenza di “peso” della città e l’assenza di attenzione da parte dei governi regionale e nazionale rispetto ad un territorio martoriato da sempre, soprattutto in fatto di viabilità, è il Viadotto Cansalamone. I 3 milioni di euro finanziati a suo tempo oggi non bastano più. Si è perso tanto tempo fino a che i costi sono lievitati e oggi occorrono più di 10 milioni di euro. Dopo avere constatato questo aspetto dei costi, del ponte non si parla più. 

Occorre che qualcuno metta le tende davanti la sede del governo regionale se vogliono smuovere le acque di quest’opera pubblica che sta diventando simbolo, come lo sono stati in passato Teatro e Alberghi sul Monte Kronio, della inefficienza totale della pubblica amministrazione. Intanto, per cominciare, i residenti dei quartieri che sono nella parte ovest del territorio comunale stanno pensando ad un sit in di protesta proprio dinanzi le transenne del ponte chiuso. 

Giuseppe Recca