Siciliani morti in Inghilterra, fermato un ventunenne
C’è un fermo nella vicenda del ritrovamento in una casa in Inghilterra dei cadaveri di una giovane coppia di siciliani. Si tratterebbe di un ventunenne, che i siti locali dicono essere un cittadino iraniano.
Nino Calabrò e Francesca Di Dio , di 25 e 20 anni, sono stati trovati morti nella loro casa di Thornaby, sulla riva ovest del fiume Tess, nella contea dello Yorkshire. A chiamare la polizia sono stati alcuni amici dei due ragazzi, insospettiti perché nessuno dei due rispondeva al telefono. Calabrò, figlio di un sottufficiale della guardia di finanza, di stanza a Milazzo, aveva superato un corso di croupier a Catania, che gli aveva dato la possibilità di trovare un impiego sulle navi da crociera. Tre anni fa gli era capitata l’opportunità di un posto in una città di 80 mila abitanti a nordovest di Thornaby e vi si era trasferito. Francesca, che aveva lasciato gli studi all’Istituto d’arte, era andata a trovarlo per le vacanze natalizie. Non era la prima volta: alcuni mesi fa era volata in Inghilterra e aveva trovato un lavoro stagionale in un ristorante.
Il consolato d’Italia a Manchester, guidato dal console Matteo Corradini, tiene i contatti con le autorità investigative locali e con i familiari delle due ragazzi, per offrire loro assistenza. I parenti e gli amici, quelli che restano in Sicilia, vivono lo sgomento per l’accaduto.