Definitiva la condanna per il boss sambucese Leo Sutera
SAMBUCA DI SICILIA- Diventa definitiva la sentenza di condanna per mafia a carico di Leo Sutera, di 71 anni, di Sambuca, nell’ambito del processo Borgo dei Borghi. La prima sezione della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso e confermato la pena di 14 anni e 6 mesi (in primo grado 18 anni).
La Cassazione ha dichiarato inammissibili i ricorsi e confermato la condanna a 3 anni per i fiancheggiatori, Maria Salvato, Vito Vaccaro e Giuseppe Tabone, tutti di Sambuca e accusati di favoreggiamento.
A Sutera si contesta, in particolare, di essere tornato operativo, nell’agosto del 2015, tre anni dopo l’ultimo arresto nell’operazione Nuova Cupola, essendo libero per avere scontato la pena. A partire da agosto di quell’anno, secondo gli inquirenti, avrebbe ripreso a gestire attività mafiose.