Il maxi cantiere nel quartiere Perriera è segno che qualcosa in Aica sta cambiando ?

SCIACCA. Di cantieri alle condotte idriche e fognarie del centro abitato come quello che l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini da alcuni giorni ha aperto nel quartiere Perriera non se ne vedevano da anni. I cittadini si chiedono se c’è in atto un’inversione di tendenza, se l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato in provincia non stia finalmente cominciando a funzionare dopo le difficoltà iniziali che in alcune occasioni hanno quasi fatto rimpiangere il precedente gestore.

Difficile dirlo, anche perché in molte zone del centro storico di Sciacca la carenza idrica è particolarmente sentita, i turni di erogazione non sono regolari, spesso bisogna protestare per ottenere almeno un approvvigionamento a giorni alterni, Di sicuro, almeno questo è una piccola consolazione, c’è che la manutenzione funziona molto meglio.

Nel popoloso quartiere Perriera, dove all’incrocio tra le vie Miraglia e Giovanni XXIII c’era da anni una enorme buca circondata da ben cinque transenne, è cominciato un corposo intervento che dopo una prima settimana di lavori ha richiesto la sostituzione di un lungo tratto della rete fognaria. Dopo le verifiche effettuate nelle settimane scorse, a cui aveva fatto seguito l’intervento iniziale condotto dai tecnici di Aica con la predisposizione di un ulteriore pozzetto per agevolare il convogliamento delle acque, gli operai da giovedi scorso sono entrati nel vivo dell’intervento necessario, scaturito da una rottura della condotta idrica e di quella fognaria. E’ stato necessario attendere l’arrivo del materiale necessario per riaprire il cantiere e modificare, nei giorni in cui sono in corso i lavori, la circolazione viaria nella zona.

Nessuna protesta (quasi) nonostante qualche piccolo disagio, non si vede l’ora di ripristinare un incrocio che era diventato quasi una discarica alla vista di tutti. L’intervento avrà la durata di una settimana, a meno di imprevisti. E alla fine i cittadini, una volta tanto, saranno pronti a fare un applauso ad Aica, anche se viene spontaneo chiedersi cosa è cambiato rispetto ai precedenti cinque anni quando nessuno si curava del problema.

Giuseppe Recca