“Travolse e uccise motociclista sambucese nel circuito del giro d’Italia”, condannato a 2 anni e 9 mesi

AGRIGENTO- Per il 72enne Gaetano Agozzino, pensionato,  è arrivata la sentenza di condanna (in primo grado) a 2 anni, 9 mesi e 20 giorni da parte del giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento, Micaela Raimondo. Inoltre, il Gup ha disposto il ritiro della patente per 10 anni.

Pena ridotta di un terzo perchè il processo si è celebrato con rito abbreviato. Il pubblico ministero aveva richiesto una pena di di 4 anni. Il difensore, l’avvocato Salvatore Maurizio Buggea, aveva sottolineato che l’incidente era stato provocato pure dalla condotta del motociclista “la cui presenza all’interno del circuito non era stata mai autorizzata come emerso dalla testimonianza dell’organizzatore del Giro d’Italia”.

Sull’automobilista l’accusa di avere rimosso le transenne dell’Anas, nonostante il divieto degli addetti alla sicurezza, e di essersi immesso, con la sua auto, nel circuito del Giro d’Italia travolgendo e uccidendo il motociclista di Sambuca di Sicilia, Leonardo D’Amico che faceva parte della carovana.

Agozzino in occasione dell’interrogatorio di convalida aveva confessato  di avere perso la testa perché gli addetti dell’Anas gli avevano detto che avrebbe dovuto aspettare molte ore prima di potere rientrare a casa. L’anziano era andato in contrada Maddalusa per fare jogging e, al ritorno, trovò la strada bloccata perché era in corso la tappa. Agozzino restò ai domiciliari per tre mesi e mezzo.

La famiglia del centauro si è costituita parte civile tramite l’avvocato Aldo Rossi del Foro di Sciacca. In sede separata e in un periodo precedente, è stato liquidato il risarcimento danni ai familiari.
Filippo Cardinale