Protesta olivicoltori, fissato a 6 euro al Kg per i prossimi dieci giorni il prezzo dell’olio
SCIACCA. Si riuniranno stasera alle ore 19 in piazza Scandaliato gli olivicoltori della zona di Sciacca che partecipano alla protesta per i costi della molitura delle olive. I produttori hanno sospeso la raccolta delle olive perché vogliono conoscere la remunerazione loro spettante prima del conferimento in frantoio, temendo speculazioni legate all’aumento dei costi energetici.
Ad un incontro che si è svolto ieri sera a Lucca Sicula è stato stabilito un prezzo dell’olio, intorno ai 6 euro al chilo, che dovrebbe determinare un riavvicinamento tra le parti, anche se non si possono escludere che ci sia un ulteriore aumento durante la campagna olivicola o anche una riduzione. Per i prossimi 10 giorni il prezzo sarà questo, poi si valuterà la situazione di mercato All’incontro ha partecipato Michele Bono, in rappresentanza dell’azienda Bonolio, grossista del settore che opera in campo regionale e nazionale, individuato, insieme ad altri grossi imprenditori, come controparte in questa vertenza.
“Giusta la protesta dei produttori – dice Michele Bono – i rincari sono per tutti, anche per noi, ed hanno portato a questa situazione. Noi non potevamo definire un prezzo per una campagna olivicola di cui non conosciamo la risposta del mercato. Forse – ci dice Bono – occorre intervenire nei territorio svantaggiati come quelli dell’entroterra di Sciacca con provvedimenti legislativi, con aiuti dello Stato per innovare gli impianti e incrementare la produzione. Siamo stati invitati a questo incontro e dato il nostro contributo – ha aggiunto – siamo vicini ai produttori, siamo sulla stessa barca, non controparte. Partiamo da questo prezzo, poi faremo ulteriori valutazioni”.
Giuseppe Recca