In consiglio comunale il caso del circolo politico nel bene confiscato alla mafia. Deborah Ciaccio: “Bandi per i beni confiscati”
SANTA MARGHERITA BELICE. Il caso del comitato elettorale di Fratelli d’Italia chiuso dal sindaco con una ordinanza dopo le polemiche suscitate dal fatto che parte dell’immobile era confiscato ad un margheritese condannato per mafia, è finito in consiglio comunale.
Ieri sera durante la seduta del civico consesso, c’è stata una presa di posizione sui beni confiscati alla mafia da parte del consigliere comunale Deborah Ciaccio, la stessa che con la sua famiglia è proprietaria di una parte dell’immobile e che aveva aperto il circolo politico in occasione delle ultime elezioni.
La Ciaccio nel suo intervento ha chiesto di fare chiarezza sul perché nulla è stato fatto in tutti questi anni in materia di gestione dei beni confiscati alla mafia e chiede che tali beni confiscati vengano restituiti alla collettività. “Sono stata accusata di aver fatto un circolo politico in un bene confiscato, accuse strumentali avvenute in campagna elettorale – afferma – adesso, dopo il voto, invito tutti a prendere una posizione chiara e ad agire tempestivamente per la fruizione dei predetti beni attraverso i bandi per l’affidamento degli stessi. La lotta contro le mafie è per me un principio irrinunciabile del mio agire sociale e politico – ha aggiunto – ognuno di noi ha una propria identità, le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli, figuriamoci sui nipoti. Ho sempre preso le distanze da una parentela non scelta, il mio impegno politico e sociale è sempre stato limpido ed animato dalla voglia di combattere ogni forma di cultura mafiosa, che ritengo causa del sottosviluppo della Sicilia.”
Giuseppe Recca