Febbre del Nilo, c’è il primo caso in Sicilia: è un uomo di Marsala
Il primo caso di West Nile in Sicilia, pubblicato nel bollettino a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, avrebbe colpito un uomo di 73 anni a Marsala che è ricoverato in gravi condizioni nel reparto Rianimazione di Trapani. il paziente è stato ricoverato a metà agosto nell’ospedale Sant’Antonio Abate. L’uomo non sarebbe stato in regioni del Nord Italia dove vi sono numerosi casi di febbre del Nilo.
La febbre West Nile è provocata da un virus della famiglia dei Flaviviridae isolato per la prima volta in Uganda, nel distretto West Nile e diffuso in Africa, Asia occidentale, Europa, Australia e America. I serbatoi sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. «La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona e ha un periodo di incubazione dal momento della puntura in genere fra 2 e 14 giorni”» ricorda l’Iss. «La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Fra i casi sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei».
I sintomi più gravi si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette, in genere in anziani e nelle persone debilitate, e comprendono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, convulsioni, fino alla paralisi e al coma.