Ospedale di Sciacca: “Diversificazione dell’offerta sanitaria potrà’ ottimizzare i servizi”
SCIACCA. “Le potenzialità dell’Ospedale di Sciacca si potranno esprimere compiutamente solo attraverso una diversa riconversione funzionale dell’Ospedale di Ribera ed una profonda riorganizzazione dei servizi territoriali”.
Lo afferma Ezio Ferraro, medico della struttura ospedaliera saccense e coordinatore Noi con l’italia di Menfi. Per il dirigente medico “le nuove dinamiche demografiche, caratterizzate da un crescente aumento della popolazione anziana ed il conseguente carico assistenziale,impongono un’ oculata programmazione in grado di garantire il miglioramento dell’ offerta sanitaria assistenziale territoriale ed ospedaliera, attraverso una puntuale mappatura delle carenze e delle potenzialità, al fine di coniugare efficacemente domanda ed offerta”.
Ferrari rileva il sovraccarico di utenza presso il Giovanni Paolo II, alla luce del fatto che il Distretto AG 2, comprendente gli Ospedali di Sciacca e Ribera, è privo di un Hospice per i pazienti oncologici, di una RSA per anziani non autosufficienti, di una unità operativa di Neurologia- Stroke Unit.
“Io credo – dice ancora Ferraro – che una diversificazione dell’offerta sanitaria potrà’ ottimizzare i servizi e rispondere adeguatamente alle esigenze dei cittadini, ma occorrono scelte politiche di campo, in grado di incidere in maniera determinante sulla qualità dell’assistenza, potenziando il territorio con Strutture specialistiche di riferimento, in aggiunta alle Case di Comunità e agli Ospedali di Comunità previsti dal Pnrr, in modo da consentire l’utilizzo appropriato del Presidio di Sciacca prevalentemente per pazienti acuti”.