Attività produttive, 12 gioiellerie siciliane sbarcano a “Vicenzaoro”

SCIACCA. La Sicilia e la sua arte orafa per la prima volta presente al più grande salone europeo dedicato all’oreficeria e alla gioielleria. Dodici storiche gioiellerie siciliane parteciperanno fino al 13 settembre a “Vicenzaoro”, l’appuntamento internazionale che si tiene nella città veneta e che riunisce tutto il settore orafo gioielliero.

La collettiva siciliana, organizzata dall’assessorato per le Attività produttive della Regione Siciliana (finanziata nell’ambito dell’azione 3.4.1. del Po Fesr Sicilia 2014-2020 con circa 100 mila euro, sotto forma di contributo alle 12 aziende selezionate per un ammontare 1.629,77 euro per ciascuna), è approdata venerdì scorso a Vicenza con il suo carico prezioso di storia e colori per celebrare il ritorno di “Vicenzaoro”, l’evento che a livello internazionale è considerato un vero e proprio Business Hub per il settore, capace di promuovere l’incontro tra gli attori più autorevoli del mondo orafo e gioielliero. Al “Vicenzaoro” confluisce il meglio della produzione Made in Italy e delle eccellenze internazionali per presentare i nuovi prodotti, le anteprime di collezione e lanciare i nuovi trend della gioielleria.

Tra le attrazioni principali della maestria e artigianalità presenti nello stand siciliano c’è la collezione di gioielli in corallo “1831”, realizzata esclusivamente con il corallo raccolto dai banchi originati dall’emersione dell’isola Ferdinandea, l’isola emersa temporaneamente nel 1831 al largo di Sciacca dopo un’eruzione vulcanica.

La manifestazione, oltre che un’opportunità per conoscere le ultime tendenze in fatto di stili e design nel mercato orafo-gioielliero, consentirà alle realtà imprenditoriali del settore di sviluppare affari commerciali, raggiungere i mercati esteri, quello europeo e quello ambìto del Medio Oriente.

A rappresentare l’arte e le eccellenze dell’oreficeria siciliana nella città del Palladio ci sono le creazioni dell’orafo palermitano Roberto Intorre, quelle del siracusano Carlo Izzo, della marsalese Valeria Gurgone, la maison Padiglione, i gioielli di Marco Cuppari, la stilista Giuliana Di Franco da Leonforte, Creazioni Costanzo, Chines di Ella Bonaccorsi da Catania, i manufatti di Krea di Giuseppa Bassetta da Scordia, Famiglia Conti di Sciacca, Bellia Preziosi di Riesi, Lidia Lucchese di Alcamo.