Deborah Ciaccio: “Indignata degli attacchi rivolti a me e alla mia famiglia”

SANTA MARGHERITA DI BELICE – “Sono indignata degli attacchi che in questi giorni sto avendo sulla mia persona e sulla mia famiglia”. Lo afferma il consigliere comunale e portavoce cittadina di Fratelli D’Italia, Deborah Ciaccio, che ha ricevuto pesanti attacchi da altri partiti fino a definirla come “nipote del boss”.

La vicenda riguarda l’apertura di un comitato elettorale di Fratelli d’Italia all’interno di un immobile nel pieno centro cittadino. Tra i 4 fratelli proprietari di questo immobile (un tempo era un bar), c’è anche Pasquale Ciaccio, coinvolto nel 2008 nell’operazione antimafia “Scacco Matto”, subendone anche una condanna definitiva peraltro da lui già scontata. Dopo il sequestro del bar, operato dalla magistratura nell’ambito del procedimento giudiziario scaturito dal blitz, la parte di proprietà di quel bar di Pasquale Ciaccio, e solo quella parte (quindi il 25%), fu oggetto di confisca.

“Ho inaugurato la scorsa settimana il circolo di Fratelli D’Italia a Santa di Margherita di Belice – spiega Deborah Ciaccio- dove ho presentato i candidati della provincia di Agrigento. L’inaugurazione è stata fatta in un locale che per il 75% è di proprietà della mia famiglia, mentre il 25 % appartiene ad un mio parente che ha avuto problemi con la giustizia, che ha scontato la sua pena e da cui ho mantenuto, mantengo e manterrò le distanze. Il 25% del locale è sequestrato, quindi per il circolo io utilizzo quello mio che è in regola. Sono usciti articoli vergognosi – dove si allude al fatto che il locale è di proprietà di un mafioso. Torno a ripetere, il locale che utilizzo come circolo è assolutamente in regola e non sequestrato, tranne una stanza che ovviamente non viene utilizzata. Trovo vergognoso – continua a raccontare la consigliera comunale – in piena campagna elettorale che vengano perpetrati attacchi alla mia persona, alla mia famiglia e di conseguenza al partito. Personalmente questi individui verranno querelati da me per diffamazione. Queste dichiarazioni vanno ad infangare la mia dignità personale e trovo squallido un certo di politica. La politica è fatta di idee, di progettualità e non di attacchi diffamatori in particolare in piena campagna elettorale. Ho avuto piena solidarietà da tutti i vertici del partito. Sono una persona seria che non ha nulla a che fare con il malaffare”.