Acqua, Titano: “Molto grave che Aica dopo 13 mesi abbia ancora un direttore generale provvisorio”
“L’Azienda Idrica Comuni Agrigentini continua a galleggiare pericolosamente, non avere una figura di direttore generale legittimata aggiunge incertezza al futuro del servizio idrico in provincia di Agrigento”.
Nuova presa di posizione del coordinamento Titano sul quotidiano LA SICILIA. Comitati e associazioni da tempo sottolineano le difficoltà della nuova azienda consortile pubblica, assurta a gestore del servizio idrico in provincia nella fase del dopo Girgenti Acque. “A tredici mesi dall’avvio dell’azienda – dice Alvise Gangarossa in rappresentanza del coordinamento Titano – abbiamo ancora un direttore generale provvisorio. C’è un grave vuoto dopo che il vincitore Domenico Armenio non ha avuto dalla Regione Siciliana l’autorizzazione a lasciare il ruolo di capo di gabinetto e di assumere la carica in seno all’Aica. Ed il consiglio di amministrazione – aggiunge Gangarossa – non ha ancora fatto lo scorrimento della graduatoria, come previsto dalla legge e come previsto dallo stesso bando”. In merito a quest’ultimo punto, è corretto dire che fonti interne ad Aica ci avevano riferito a suo tempo che nel bando di concorso lo scorrimento non era previsto. Ma da un esame più approfondito anche il cronista ha potuto accertare che lo scorrimento deve invece esserci e, di conseguenza, l’assegnazione dell’incarico dovrebbe andare a Claudio Guarneri, secondo classificato nel concorso pubblico. Titano si chiede perchè questo ulteriore passaggio non è stato fatto. “Ostacoli su ostacoli – aggiunge Gangarossa – la palla se la sono passata a livello locale ed alla Regione, c’è un evidente concorso di colpa ed altri dettagli molto gravi, come questa vicenda del bando che per legge deve prevedere lo scorrimento della graduatoria. Il livello politico, locale e regionale, secondo me sta giocando a chi mette più ostacoli”.
Titano richiama l’attenzione sulla proposta fatta a fine giugno dal presidente dell’assemblea dei Comuni di Aica, Alfonso Provvidenza, quando scrivendo ai vertici della Regione chiedeva che si definisse la questione del direttore generale, individuando “una figura esterna di elevatissimo spessore, magari proveniente dal Ministero degli Interni”. Titano si chiede a quale titolo l’assemblea, e non il cda, faccia richieste di questo tipo, ribadendo la tesi che l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini frose non piace a molti e che ci sarebbero soggetti che vorrebbero fare un salto nel passato. “Se si continua in questo stato di incertezza – dice Gangarossa – e non parliamo solo del direttore generale, ma anche delle reti che non si acquiscono, delle riparazioni ordinarie che non si fanno, dell’acquisizione del consorzio del Voltano che non si accelera Ci sono una serie di cose importanti da fare – conclude – non avere una figura di direttore generale legittimata non aiuta nella definizione di alcuni passaggi importanti per fare entrare a regime l’attività di Aica”.
Giuseppe Recca
