Parco eolico marino zona a est di Sciacca, interrogazione di Bono e Messina. C’è un progetto della “Avenhexicon”
SCIACCA- Ci risiamo con l’assalto al nostro mare. Davanti a noi c’è un progetto per la realizzazione di pali eolici marini. Ignazio Messina e calogero Bono hanno inviato al sindaco Fabio Termine una nota per capire quali atti intende intraprendere per contrastare tale iniziativa.
“Un mega parco eolico marino potrebbe nascere a breve a est di Sciacca e precisamente nello specchio acqueo di fronte Porto Empedocle a circa 10 miglia dalla costa fino ad arrivare in acque internazionali (cioè oltre 12 miglia)”, scrivono.
Tra l’altro c’è una documentazione ed è quella della Capitaneria di Porto Empedocle che ha pubblicato un avviso (1 agosto) per quanti possano essere interessati a presentare ogni osservazione a tutela dei propri diritti, con scadenza 30 giorni. Decorso il termine, si darà corso, naturalmente, al procedimento amministrativo del progetto già inoltrato.
A chiedere il rilascio della concessione demaniale marittima di 30 anni dello specchio acqueo di circa 346 chilometri quadrati, nel canale di Sicilia, è stata la “Avenhexicon” di Milano. E lo ha fatto al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile.
“La questione riveste notevole importanza anche per la nostra comunità sotto più profili- scrivono Messina e Bono- e sicuramente in primo luogo per la marineria di Sciacca, di cui parte della flotta in molti periodi dell’anno svolge attività di pesca proprio in quella zona. L’enorme area interessata comporterebbe un gravissimo danno per la marineria già falcidiata dalla chiusura di altri tratti di mare da norme comunitarie e anche regionale (piani di gestione locale). Senza considerare la emergenza del caro gasolio”.
“Ma pensiamo anche all’impatto turistico ed alla salvaguardia degli aspetti ambientali. Si pensi ad esempio che quella zona è un crocevia di passaggio di turismo diportistico e anche di navi da crociera”, aggiungono.
In questa direzione negli ultimi anni vi sono state delle vere e proprie sollevazioni popolari nelle varie zone d’Italia dove queste multinazionali hanno tentato di installare questi tipi di impianti. Si veda per esempio l’adriatico e il cilento in particolare.
Messina e Bono chiedono al sindaco “se già ha predisposto atti amministrativi volti alla salvaguardia del nostro territorio predisponendo quindi una opposizione al mega parco eolico e se in particolare ha già preso contatti con gli altri Sindaci del territorio e in particolare con il Sindaco di Porto Empedocle la cui marineria è fortemente interessata a non veder realizzato questo impianto eolico marino. Si tenga altresì conto del risicato tempo a disposizione”.